MolluschiI molluschi hanno diffusione enorme, in tutto il mondo. Devono il loro nome al corpo molle e viscido privo di scheletro e, di solito, privo di qualsiasi organo di sostegno interno. Il corpo comprende un sacco viscerale, un piede, testa ben differenziata, e un mantello che spesso secerne una conchiglia. Oltre ai Bivalvi e i Gasteropodi qui descritti ricordiamo i Cefalopodi, gli Anfiuneuri e gli Scafopodi. BivalviMolti molluschi Bivalvi tipo mitili o datteri si fissano con un piede posteriore sulle nostre rocce. La conchiglia è formata da due valve quasi sempre simmetriche, il mantello presenta due lobi e il margine posteriore forma un sifone utilizzato per la circolazione dell’acqua. Si nutrono di microparticelle e plancton che filtrano dall’acqua.
GasteropodiLe lumache invece sono molluschi mobili, alcuni sono detrivori o fitofagi, altri temibili parassiti. Ne esistono migliaia di specie, con conchiglia a chiocciola, a cono, a cupola, ed il loro riconoscimento non è semplice.
Per alcune è facile capire se sia possibile mantenerle nell’acquario o se sia bene eliminarle, la Heliacus ad esempio, un parassita che si nutre di Zoantiniari, è facilmente identificabile per il colore a scacchi della conchiglia, o la Rapa-rapa piccola e bianca, per altre invece è necessario osservarne il comportamento. In linea di massima si possono considerare parassiti tutti quei Gasteropodi che stazionano (a volte numerosi) sopra o alla base di tutti gli Antozoi, se invece hanno l’abitudine di gironzolare, durante il giorno o la notte, sulle rocce è probabilmente un’innocua vegetariana. 1) Conoidea (Conus tessulatus) – Difficilmente parassitano invertebrati. Sono diffuse in tutti i mari. 2-3-4) Ovulidae (Ovula ovum – Cyphoma gibbosum – Calpurnus verrucosus) – Molti sono predatori di coralli molli e gorgonie, alcuni di essi si nutrono esclusivamente di un unico invertebrato imitandone fedelmente colori e disegni. Ricordiamo i più comuni: Cyphoma gibbosum parassita di Gorgonie (Caraibi), Ovula ovum parassita di Xenia e Sarcophyton (Indo-Pacifico), Calpurnus verrucosus parassita di celenterati (Indo-Pacifico). 5) Muricoidea (Coralliophila) – Molti possono parassitare gli invertebrati. Generalmente sono di colore bianco sporco e stazionano sul corpo. 6) Cypraeoidea (Cyprea Helvola) – La maggior parte sono erbivore, raramente parassitano i coralli. Sono diffuse in tutti i mari. 7) Muricoidea (Rapa Rapa) – Mollusco lungo 50-90 mm. predatore di Alcionacei (Sinularia, Lobophytum, Sarcophyton). Di colore bianco sporco o giallo crema, staziona sul tronco degli animali che divora all’interno. Spesso non si vedono perché vivono nella parte interna del tessuto. Zona di diffusione Indo-Pacifico. 8) Architecttonicacea (Heliacus areola) – Gasteropodo parassita di Zoantiniari facilmente riconoscibile per la caratteristica colorazione a scacchi. Grosso circa 10 mm. svuota gli animali dall’interno mediante una lunga proboscide estrloflessa. La zona di diffusione si estende su tutto l’Oceano Indiano e Pacifico tropicale. 9) Piramidellidae (Otopleura mitralis) – Gasteropodo parassita di spugne. E’ di piccole dimensioni e cosmopolita. Gasteropodi erbivori1) Trocoidea (Trochus nicoticus) – Sono eccellenti divoratrici di alghe filamentose. 2) Neritodea (Nerita poloronta) – Si cibano di alghe Diatomee e Cyanobatterie. 3) Turbinidae (Astrea caelata – Astrea tectum) – Sono eccellenti divoratrici di alghe filamentose. Rimangono piccole. Della stessa famiglia le lumache del genere Turbo (Turbo fluctuosus) che crescono molto. 4-5) Ceritidae (Cerithium adustum, Cerithium nodulosum) – Si nutrono di Diatomee ed altre alghe. NudibranchiAltri Gasteropodi da eliminare, purtroppo quasi sicuramente parassiti (alcuni sono vegetariani), sono i bellissimi Nudibranchi. Sono lumache senza guscio, riconoscibili per i colori a volte vivacissimi e per le caratteristica branchia dorsale situata dietro al cuore.
Esistono moltissime specie con caratteristiche alimentari diverse. Probabilmente per ogni Antozoo appartiene una forma parassitaria specifica. Non sempre è facile accorgersi di un’infestazione di Nudibranchi, in quanto sono attivi durante la notte e di giorno rimangono nascosti. Un indizio è la presenza dei caratteristici morsi piatti sul corpo dell’invertebrato. In questo caso è opportuno illuminare la vasca durante la notte con una torcia elettrica per scorgere i parassiti. La riproduzione avviene anche in acquario (soprattutto durante la primavera estate), e dato che schiudono direttamente dalle uova senza passare dallo stadio larvale, è possibile una veloce e numerosa infestazione. I Nudibranchi hanno un’alimentazione selettiva (si nutrono di un’unica specie o di più specie appartenenti alla stessa famiglia), e in acquario sono destinate a morire per mancanza di cibo. Spesso però vengono introdotte insieme all’invertebrato che parassitano, in questo caso sarà necessario eliminarle velocemente, sifonandole o utilizzando una pinzetta. La loro eliminazione si può tentare anche con uno shock osmotico introducendo l’invertebrato colpito in acqua dolce per 10-30 secondi (attenzione alcuni invertebrati non lo tollerano). In questo modo i parassiti si staccano dai tessuti dell’invertebrato e possono essere facilmente eliminati. Tra le principali specie che possono venire introdotte in acquario ricordiamo: Doridacea (oltre 25 famiglie) si cibano principalmente di spugne e non fanno alcun danno ai celenterati. Se spaventati secernono una tossina che può causare la morte degli invertebrati e dei pesci nell’acquario. Aeolidacea (oltre 20 famiglie) si cibano di Anemoni e coralli molli. Si mimetizzano assumendo la forma dei polipi dei coralli di cui si cibano. Dendronotacea (10 famiglie) hanno il corpo bianco latte e possono misurare 5-6 cm. Si cibano di ogni tipo di corallo molle ma prediligono Sinularia, Cladiella, Sarcophyton. Sono attivi di notte, durante il giorno sono difficili da individuare in quanto restano rannicchiati alla base del corallo. Questi Nudibranchi sono sensibili ai cali di ossigeno (escono allo scoperto se si lasciano spente le pompe per alcune ore) o alle microbolle causate dall’effetto venturi (si muovono infastiditi se ne entrano in contatto). Alghe | Celenterati | Vermi | Echinodermi | Molluschi | Crostacei | Simbiosi |
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Organismi commensali o parassiti spontanei nell’acquario di barriera
12/01/20220
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