PoriferiI poriferi o spugne sono organismi primitivi, si presentano come strutture più o meno complesse, formazioni crostose, o a masse subsferiche, a cilindri, a coppa, a volte ricoprono semplicemente le rocce con una patina morbida, gommosa e ruvida, ma di colore vivacissimo. I colori possono essere giallo, arancione, rosso, verde, azzurro, nero. La loro alimentazione è costituita da particelle, uova, larve che vengono attirate insieme all’acqua da delle ciglia, e portate nella cavità interna. Non amano l’esposizione diretta alla luce.
Celenterati o CnidariSono gli invertebrati che acquistiamo nei negozi di acquariofilia, se si è fortunati alcuni di essi possono nascere spontaneamente sulle rocce vive, e se le condizioni dell’acqua sono favorevoli possono riprodursi e colonizzare col tempo intere rocce.
I più comuni sono i Corallimorfari (Actinodiscus, Rhodactis) e gli Zoantiniari (Zoanthus, Palythoa, Parazoanthus), ma anche altri possono formarsi.
Un Cnidario invasivo e temibile è l’Aiptasia o Anemone di vetro, essendo esteticamente gradevole, come per la Valonia, la sua presenza può essere ritenuta dal neofita positivamente. La riproduzione nella fase iniziale è abbastanza lenta, ma successivamente può avvenire in maniera epidemica e colpire tutte le rocce dell’acquario.
I metodi per l’eliminazione delle Aiptasia sono molti, e se gli esemplari non sono eccessivamente numerosi abbastanza efficaci. Sicuramente la cosa migliore è la prevenzione, eliminando i primi esemplari che si formano con i metodi descritti in seguito. Bisogna considerare che se si recide l’animale alla base, dai brandelli di tessuto rimasti possano formarsi altri parassiti. Se le Aiptasie sono poche è meglio estrarre la roccia dall’acqua recidere la base del parassita e strofinare energicamente la parte con uno spazzolino e acqua dolce. Se possibile, si può staccare direttamente un pezzettino della roccia su cui e fissata aiutandosi con uno scalpellino. Alcuni pesci se ne nutrono e se non si possiedono altri invertebrati, che verrebbero divorati dai pesci una volte esaurite le Aiptasie, possono essere introdotti. Tra i più efficienti ricordiamo: Chelmon rostratus (il migliore perché difficilmente si nutre di altri invertebrati), Chetodon lunula, Chetodon striatus, e molti altri Chetodonti. Buoni risultati si sono avuti anche con il gamberetto Lysmata wurdemanni, ed i nudibranchi Berghia verrucicornis e Spurilla Neapolitana, tutti però, molto difficili da reperire in commercio. Anche il gamberetto Rincocinetes uritai (facilmente reperibile) sembrerebbe gradire le Aiptasie appena formate, ma anche polipi di altri invertebrati come Zoanthus e Parazoantus. Per prima cosa si infastidisce l’animale fino a che non si ritrae su se stesso, successivamente si applica della resina epossidica resistente all’acqua sulla parte (anche la colla dell’Acquarium systems, utilizzata per saldare gli invertebrati alle rocce, va bene) . Quando la resina si sarà indurita verrà, col tempo, ricoperta da altri organismi. Un’altro modo è quello di applicare sul corpo del parassita una pappetta costituita da calcio idrossido e acqua. Si procede in questo modo: si miscela del calcio idrossido e acqua fino a che non si forma una pappetta, si scalda il tutto per qualche secondo con il microonde fino a che non si ha una consistenza appiccicosa. Si applica sull’Aiptasia con una siringa senza ago. Inoltre ricordiamo la Catalaphilia plicata, questo stupendo celenterato è in grado di uccidere le Aiptasie. E’ sufficiente prenderlo ed appoggiarlo delicatamente sul parassita per 5 minuti. In casi particolarmente gravi (anche nel caso di Valonia) con grosse rocce pesantemente infestate, conviene prendere in considerazione la possibilità di sterilizzare l’intera roccia (una volta reinserita nell’acquario, se correttamente nutrita, si ricoprirà velocemente dei vari organismi). Per sterilizzare le rocce ci sono molti metodi, ad esempio lasciandole a secco o a mollo in acqua dolce per qualche giorno, facendole bollire, mettendole nel forno o nel microonde, ecc. Una volta reinserita la roccia nell’acquario si ricolonizza degli organismi utili (batteri,ecc.) abbastanza rapidamente. Alghe | Celenterati | Vermi | Echinodermi | Molluschi | Crostacei | Simbiosi |
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Organismi commensali o parassiti spontanei nell’acquario di barriera
12/01/20220
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