In questa guida vi spiegherò come installare un impianto di CO2 in acquario in modo semplice e intuitivo, e come tararlo, al fine di ottimizzare al massimo il vostro acquario.
A cosa serve la CO2 in acquario
La CO2 in acquario serve principalmente per le piante. Nello specifico favorisce la fotosintesi clorofilliana, permettendo a quest’ultime di svilupparsi al massimo della loro capacità.
Il secondo fattore, per la quale utilizziamo la CO2 in acquario, e che una volta discioltasi in acqua va ad abbassarne il pH. Rendendo l’acqua più acida e creando quindi un ambiente più idoneo ai pesci d’acqua dolce.
Quale impianto CO2 scegliere
Il mercato offre molte soluzioni al riguardo. A mio parere, sia per praticità che per facilità d’uso, la scelta ricade sul sistema CO2 dell’ Askoll.
Un impianto molto preciso, e dal prezzo contenuto, che ci permette di controllare con estrema precisione la diffusione di CO2 all’interno del nostro acquario.
Per quali acquari serve un impianto di CO2
La CO2, come già detto in precedenza, serve per le piante e per abbassare il pH dell’acqua, e quindi consigliato in tutti gli acquari in cui sono presenti piante e pesci che amano l’acqua dolce, fortemente consigliato in tutti gli acquari con molte piante o con piante a crescita rapida.
Come montare l’impianto di CO2
Il montaggio dell’impianto di CO2 è molto semplice e non richiede attrezzi particolari.
Prendiamo la nostra bombola, ricaricabile o usa e getta che sia, ed avvitiamoci il riduttore di pressione (se esce della CO2 nell’operazione non spaventatevi è normale). Un consiglio, se non siete sicuri che la bombola perda o meno, mettetela capovolta in acqua, se non fuoriescono bolle allora è tutto apposto.
Fatta questa operazione preliminare, collegate il tubicino per la CO2 prima al riduttore di pressione e poi al diffusore.
Posizioniamo il diffusore di pressione all’interno dell’acquario, solitamente sono dotati di ventose o ganci appositi. Il diffusore va posizionato lontano dall’aspirazione del filtro e dalla parte opposta dell’aspirazione del filtro e in un punto dove ci sia movimento d’acqua.
Eseguiti questi semplici passaggi passiamo ad analizzare come si tara un impianto di CO2.
Come tarare l’impianto di CO2: la taratura empirica iniziale
La prima operazione da effettuare è la misurazione del pH del nostro acquario, indifferente che sia con le cartine tornasole o con un phmetro (meglio quest’ultima per la sua precisione).
Trovato il nostro pH, per trovare quante bolle al minuto disciogliere in acquario, ci basiamo su una tabella. La seguente tabella ci dice quante bolle al minuto dobbiamo disciogliere nell’acquario in funzione dei litri della nostra vasca e in funzione del valore del KH:
Andiamo quindi a misurare il valore del nostro KH in acquario, qualsiasi test a viraggio colorimetrico va benissimo. Una volta trovato questo valore andiamo sulla tabella e guardiamo quante bolle al minuto devo disciogliere nel mio acquario.
Regoliamo quindi l’impianto: l’impianto dell’Askoll si regola attraverso una vite sul riduttore di pressione. Inizialmente apriamo bene l’impianto al fine di mettere tutto il sistema in pressione. Quando poi le bollicine inizieranno ad uscire in maniera copiosa dal diffusore, cominciamo lentamente a chiudere la valvola per arrivare al valore di bollicine al minuto che abbiamo trovato.
Dopo aver tarato con cura l’impianto, rimisuriamo il pH, anche ”’piccole variazioni di pH sono significative”’, in quanto il valore del pH è logaritmico. Se il mio pH diminuisce di un punto la mia acidità è aumentata di 10 volte. Attenzione a non variare in modo significativo il pH in poco tempo altrimenti i pesci ne potrebbero risentire.
Come tarare un impianto di CO2: la taratura Fine
Nei 2 giorni seguenti all’installazione dell’impianto di CO2, continuiamo a regolare la valvola del riduttore al fine di mantenere le bolle di CO2 al minuto sul valore desiderato (l’operazione inizialmente va ripetuta ogni 2/3 ore, finché il sistema non è completamente stabile).
Dopo 2 giorni torniamo a misurare il pH, per eseguire la taratura fine del nostro impianto.
Perché dobbiamo eseguire una taratura fine? Semplice, qualsiasi istruzione o tabella data dal fornitore dell’impianto ”’non può tenere conto della realtà del vostro acquario”’. Numero e specie di piante e pesci, quanto ferro ho all’interno dell’acquario e qual è il valore della fotosintesi ecc…
Misuriamo quindi nuovamente pH e KH nel nostro acquario, e attraverso la tabella di relazione tra pH e KH andiamo ad eseguire la nostra taratura.
Il valore massimo di CO2 supportato, dalla maggior parte dei pesci, è di 40 mg/l.
In base al KH del nostro acquario aumentiamo la quantità di CO2 fino a raggiungere il valore desiderato di pH, prestando sempre attenzione a non superare la soglia dei 40 mg/l.
Se vogliamo risparmiare CO2 basta abbassare il KH del nostro acquario, infatti con valori di KH inferiori basta una minore quantità di CO2 per abbassare il pH.
Come abbassare il KH ? Anche qua nulla di più semplice, quando andiamo ad eseguire i cambi d’acqua usiamo il 50% di acqua per osmosi inversa, o all’inizio anche solo quella( non acqua distillata), al fine di abbassare in modo graduale il KH.
L’acqua per osmosi inversa a KH pari a 0.
Si può mettere un impianto di CO2 in un acquario con solamente pesci?
Non ha molto senso dato che l’utilizzo principale è la fertilizzazione per le piante.
Buonasera ,scusate la mia ingnoranza , dopo circa 20 anni o ripreso con il piantumato, ancora non ho fatto test , anche perchè qualcuno mi parla di tot bolle al minuto ma ora mi accorgo che non è assolutamente vero, vasca da 350 litri , sto guardando la tabella ma sinceramente non capisco come si legge. ph kh verdi ottimali e qua lo capito ma non capisco esattamente. come si legge,esempio 5,90-3,70 e scendendo 11,80- 7,40 e cosi via.se qualcuno mi chiarisce come si legge grazie.
Buongiorno, io ho un cubo da 60 litri, interamente piantumato, ho tarato circa 20 bolle al minuto, è tanto?