Premetto che questo progetto non e’ farina del mio sacco, io mi sono limitato a realizzare un idea gia’ disponibile in rete da parte di un appassionato finlandese. Tutto e’ nato da un informazione ricevuta da FRANKLIN (sempre aggiornato su tutte le novita’ disponibili in rete). Mi aveva detto di aver visto un video che mostrava una wavebox autocostruita.
La cosa mi suonava strana e mi incuriosiva al tempo stesso perche’, visto il prezzo del prodotto originale, credevo che all’interno della scatola ci fosse qualche marchingegno che regolasse l’entrata e uscita dell’acqua.
Mi sono messo alla ricerca di informazioni, a dire il vero ne ho ricevute pochissime e mai da chi realmente possedeva una wavebox, quindi mi sono dovuto arrangiare alla meglio.
Sono andato sul sito di alex: http://ealex.aqua-web.org/wavebox
E li ho trovato il filmato e delle foto che mostravano come era fatta la wavebox e come veniva comandata.
A dire il vero c’era una cosa strana, nel filmato si vedeva un galleggiante che credo gestisse la funzione on/off della pompa, mentre nelle foto il galleggiante non c’era ma in compenso veniva fornito il disegno di un circuito per il controller.
Con questi elementi di partenza ho realizzato un primo modello di cartone a dimensioni originali (a parte la bocca della pompa) tanto per avere un idea di come era e di come potesse funzionare. 
Come funziona la wavebox? Semplice, all’interno della scatola c’e’ solo una pompa, la pompa deve essere una tunze 6000/6100, questo e’ importante per due motivi, il primo e’ dovuto al fatto che la pompa e’ del tipo elettronico, il secondo e che l’acqua rientra nella scatola attraverso la bocca della pompa stessa nel periodo di riposo.
La pompa lavora in modo ON/OFF e al massimo della potenza ma per un tempo inferiore al secondo (almeno su una vasca come la mia lunga 120 cm). Nel tempo di accenzione, una parte dell’acqua contenuta all’interno della scatola viene immessa nella vasca e questo provoca uno spostamento di massa d’acqua. Quando la pompa si spenge l’acqua rientra dentro alla scatola. Questo fa’ si che si inneschi un movimento oscillatorio.
Nella mia vasca ho notato che l’oscillazione, rispetto al livello a pompa ferma, e’ di circa 2 cm, di cui 1.50 sotto al livello normale e 0.50 sopra al livello normale.
Questo movimento e’ evidente in presenza di coralli molli con tentacoli lunghi, come si puo’ vedere anche dal filmato. Veniamo ora alla realizzazione pratica. Per realizzare la scatola ho utilizzato dei fogli di pvc che gia’ avevo da tempo e della pompa tunze 6000/6100 (ho cambiato il trasformatore alla 6000 e adesso e’ una 6100) che gia’ possedevo. 
Oltre a questo ho utilizzato anche un tondino di pvc di 11 pieno e un pezzetto di tubo in pvc di 16 per il gancio a cui attaccare la pompa dentro alla scatola. Le dimensioni della scatola sono: altezza 30*12*12.5., quindi ci vogliono 2 fogli di 30*11 e due fogli di 30*12.5 con cui faremo le pareti laterali. Io ho utilizzato una lastra di pvc di 5 mm di spessore, avevo questo disponibile.
Per mettere insieme le pareti mi sono avvalso dei morsetti angolari e non ho utilizzato altri elementi di rinforzo. 

L’interno della scatola misurera’ 11*11.5 la pompa dovra’ essere posizionata per il lato piu’ lungo.
Io ho realizzato nel lato frontale, un apertura che mi permettesse di accedere e posizionare la pompa e per far questo ho tagliato il lato frontale a 17 cm nella sua altezza. Sul fondo della scatola ho incollato un pezzo di pvc di 12.5*12 e ho creato dei binari con dei pezzettini di pvc per creare le guide allo scorrimento del cassettino della parte pompa.
La base del cassetto misura 11*12.5, la parte verticale 12*11. e’ importante che una volta chiuso il casetto i pezzi coincidano. Il mio e’ un prototipo elaborato in fase di costruzione.
All’interno della scatola ho messo il cardine che regge la pompa, questo va’ in base al foro della bocca della pompa sul fronte della scatola. 
Per realizzarlo ho preso un pezzetto di tondino in pvc di 11 e l’ho incollato dentro ad un pezzetto di tubo di 16, poi ho fissato il tutto dentro alla scatola ad un altezza dal fondo della stessa di 10 cm (comunque voi fate delle prove prima di incollarlo). Per il foro della pompa il cui diametro e di 50 (meglio usare una fresa piu’ grande) l’ho fatto a circa 3 cm dal fondo del piano di appoggio. E’ necessario disporre della pompa per verificare che il punto di aggancio e il foro della bocca corrispondano e permettano la chiusura del frontalino.
A questo punto la scatola e’ finita, ma manca il controller che gestisce la pompa.
Di seguito alcune foto della scatola da punti diversi: 






Avendo io il sistema aquasmart con il modulo tunze, ho provato a vedere se era possibile gestire la wave da pc, ma purtoppo attualmente il sistema non permette di lavorare in tempi inferiori al secondo e senza il fade, (e’ una rampa di aumento della potenza progressivo), spero che in futuro Roberto voglia rendere disponibile anche questa funzione.
Non disponevo nemmeno del galleggiante e percio’ ho dovuto realizzare il circuito suggerito da alex.
Il circuito che ci interessa e’ quello in basso. 

Bene ora, collegate il circuito al driver della pompa e regolate col cacciavite la frequenza dei tempi di accensione fino a trovare il punto di oscillazione . Dunque, io ho provato sia la pompa in versione 6100 che in versione 6000 e debbo dire che anche nella versione 6000 ottengo la stessa oscillazione.
Non mi chiedete quanto durera’ la pompa perche’ non lo so, alex dice di usare questo sistema dal 2004, ma non so se con la stessa pompa. Dato che c’ero ho aggiunto un altro pezzo alla wave, il reticolo alla bocca della pompa. Ho dei piccoli pesci che a pompa ferma mi ci entrano dentro e non volevo fare un frullato di pesce…
Quindi ho preso un manicotto in pvc del 50 e ho tagliato due pezzi nei quali ho praticato dei fori lungo il bordo con una punta da trapano di 1.5, poi ho passato del filo da pesca dentro ai fori creando un reticolo che , spero, impedisca ai pesci curiosi di entrare dentro alla pompa. 




Bene, questo e’ tutto, la pompa gira gia’ da qualche giorno svolgendo egregiamente il suo compito. 


Ringrazio Calca e Franklin per i suggerimenti e resto a vostra disposizione . |
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ATTENZIONE!Negli articoli dedicati al fai da te vengono descritte esperienze di appassionati italiani che vogliono, unicamente a titolo dimostrativo, mostrarci e renderci partecipi dei loro risultati nella costruzione artigianale di accessori di acquariofilia.
Ricordiamo che molti progetti avendo a che fare con impianti elettrici e l’utilizzo di macchinari e strumenti di lavoro possono essere pericolosi, e che le modifiche apportate ad accessori già esistenti, rendono l’accessorio non più a norme CE e pertanto con la garanzia non più valida.
Nel caso qualcuno volesse ugualmente cimentarsi nella realizzazione di questi progetti, sia Acquaportal sia gli autori del progetto stesso non si assumono in alcun modo responsabilità in caso di incidenti o guasti di qualsiasi tipo essi siano. Nel caso di realizzazione ricordiamo infine che alcune lavorazioni necessitano di strumenti di protezione.
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