Guida sul discus: riconoscere le varietà ibride
Articolo pubblicato sul portale Hobby Discus – Italy Discus Club in www.HobbyDiscus.com domenica 27 Dicembre 2009. Questa vuole essere una guida per coloro che si avvicinano al variegato mondo del discus, e che desiderano avere le idee un po’ più chiare su cosa sia la selezione delle diverse varietà ibride. Sicuramente non è un trattato scientifico e specializzato ma un semplice aiuto per coloro che hanno dei dubbi su come riconoscere i propri inquilini e/o acquistarne dei nuovi. Cominciamo a parlare un po’ dell’origine degli ibridi, cioè dei discus da cui essi sono stati selezionati, ovvero quelli di cattura (i c.d. wild discus).
Tutti i wild vivono negli affluenti del Rio delle Amazzoni:
• il GREEN dalla zona del lago Tefè;
• il BLU nella zona del Rio Purus;
• il BROWN intorno a Santarem e Alenquer e anche nel Rio Tocantis, Topayos e Xingu;
• l’HECKEL più che altro nel Rio Negro. Di solito nel rio possono riscontrarsi tre tipi di acqua:
1. bianca, colore lattiginoso dovuto alle particelle in sospensione;
2. chiara, molto limpida;
3. nera, di colore scuro. Vivono a conduttività bassissima e ph fortemente acidi (nel Rio Negro in particolare), per questo la carica batterica è minima e anche in acquario soprattutto per gli HECKELè da ricreare tale caratteristica, cioè un ph acido intorno al 6, durezza intorno al due-tre (anche se in natura è più bassa ma in acquario avremmo problemi di stabilità del sistema) e conducibilità altrettanto bassa intorno ai 100 microsiemens. Molti allevano anche (tranne per gli HECKEL Rio Negro) a valori molto “normali“: ph 6.5-6.8, gh 6, cond. 300, ma io non lo consiglio a meno che non si parli di f1. Ad oggi sono state trovate nuove popolazioni di wild anche in altre zone che prima non si conoscevano perchè a volte mai raggiunte a causa delle asperità del luogo.
Inoltre aggiungiamo un accenno su cosa si intenda per selezione di un discus perché spesso sentiremo parlare di discus f1, f2 e così via.
Per rendere la spiegazione più semplice e fruibile facciamo un esempio: si pescano degli esemplari in natura nei vari affluenti del Rio, si stabulano e si importano nei vari paesi. Arrivati a destinazione qualcuno li compra e li riproduce, i loro figli saranno f1 di wild, poi reincrocio i figli e avrò la seconda generazione (f2) e così via f3, f4, f5.
Se reincrocio i figli f1 con i genitori non avrò degli f2 ma nuovamente degli f1. Così come qualsiasi generazione, per esempio la generazione f8 rincrociata con un wild darà di nuovo vita ad una generazione f1.
Per fare ancora un esempio, se reincrociassi un mio leopard ring con un wild green i loro figli li chiamerò f1 di wild green x leopard.
Con f si indicano le varie generazioni ottenute partendo da una coppia e reincrociando per fratelli.
Molto spesso sia i wild sia gli f1 di wild vengono usati per rafforzare il dna di linee ibride.
Ecco un esempio di f1. Ricorda molto da vicino la livrea selvatica ma è comunque nato in cattività: Discus ibridi più conosciuti.
Per iniziare c’è da dire che il discus viene descritto per la prima volta nel 1840 daJacob Heckel e poi nel 1903, Da parte di Pellegrin invece si ha la prima classificazione in specie e sottospecie.
Nel 1932 Haertel riproduce in cattività per la prima volta i discus marroni e scopre le cure parentali che effettuano.
Si arriva al 1962 anno in cui Jack Wattley crea la prima varietà ibrida con il nome di “wattley discus”, un discus verde dai colori e bellezza ancora oggi preso a riferimento.
È il primo passo per creare da discus Wild , discus con colorazione brillante come i rosso turchesi. Si passerà pertanto ad esaminare le caratteristiche di differenizazione tra i seguenti ibridi:
ROSSO TURCHESE, dunque la variante Rosso Turchese, Turchese, Leopard, LEopard Ring;
Base SNAKE: Snake Red, Snake Red Spotted; Leopard Snake Skin (LSS); Eruption;
I PIGEON BLOOD (Sangue di piccione): Pigeon Blood; White Pigeon; Pigeon Checkeboard; Red Melon; Pigeon Snake Skin;
Discus ALBINI: Albino LSS, Albino Leopard. IL ROSSO TURCHESE Oggi il RT è assai conosciuto ma viste le nuove tendenze, sempre più colorate e disegnate, fino a pochi anni fa stava quasi scomparendo.
A prima vista un bel RT può essere scambiato per un wild royal blu, da ciò si intuisce immediatamente la stretta parentela che lega questo discus ad una discendenza selvatica molto vicina.
All’inizio il RT, che come si deduce dal nome stesso ha una livrea rossa e turchese, aveva il rosso tendente al mattone e il turchese tendente all’azzurro. Poi, attraverso un’attenta attività di selezione, sono state migliorate le linee e le forme fino ad avere diverse varianti e dove il rosso era di un colore accesso e l’azzurro tendente al brillante.
Pertanto sono state create diverse varianti del RT.
Per esempio i tuchesi quasi totalmente con fondo turchese, gli stripped turchese con piccole striature rosse su corpo turchese, i turchesi brillanti e via via fina ai leopard ring.
Ad oggi è il discus più conosciuto e famoso e i più grandi in questa linea di discus sono da sempre i tedeschi che ne hanno create innumerevoli varianti fissando con la selezione alcuni caratteri particolari. Tra questi Focke , Piwowarski e gli Stendker. Rosso Turchese L’rt è riconoscibile da un corpo colore rosso (dal rosso mattone a rosso acceso) con striature di turchese che dalla testa arrivano alla coda. Il disegno è orizzontale ma esistono selezioni dove questo disegno è verticale denominati RT Tiger o altre dove essa è striata che vengono chiamati Striped.
Vista la stretta discendenza coi selvatici spesso è presente la famosa corona nera wild sulla dorsale e anale. Come tutti i base RT ha nove bande nere verticali chiamate stress bar. Turchese come si evince dal nome il colore di fondo del corpo è il Turchese. Esistono selezioni completamente turchesi chiamate Solid o altre screziate di rosso Leopard IL Leopard è una delle selezioni più spinte dei base RT. Le striature presenti nel RT tendono a spezzettarsi per formare dei puntini rossi denominati spot. Il colore di fondo è di solito un turchese molto chiaro.
Leopard Ring
Sicuramente il top della selezione dei 9 bande, che grazie ad un lungo lavoro molto ricercato ed elaborato gli spot si aprono a creare dei cerchietti o bolle. Da questo deriva il loro nome Leopard Ring o Leopard Bubble. Più ring sono presenti sul corpo più il pesce è pregiato
I BASE SNAKE
Nel 1990 circa, alcuni allevatori in Malesia ma in anche nel resto del mondo, si accorsero che da alcune coppie nascevano discus con 14 bande. È anche vero che questa mutazione è stata rinvenuta pure in natura tanto che alcuni pescatori catturarono alcuni Snake Skin selvatici.
La differenza tra base snake e base RT però non sta solo nelle numero delle bande. Gli snake presentano infatti delle squame più piccole, le linee sulla testa molto fini (c.d. “mascherina”) e anche una striatura del corpo più complessa e sottile.
Esistono anche Snake Skin con più di 14 bande.
Dallo Snake Skin come per il RT si sono differenziate nel tempo molte selezioni, la più famosa è quella dei Leopard Snake Skin (LSS). Infatti questi venivano incrociati con varie tipologie di discus tra cui anche i Leopard. Così nel 1998 fù presentato ad un concorso un LSS.
Oggi è una varietà molto popolare e di esso esistono diverse varianti, tra cui la più ricercata e costosa è lo Spotted Eruption.
La differenza tra uno Snake Skin e un LSS sono gli spot e il pattern (disegno del corpo).
Gli spots altro non sono che “macchie rosse“ di varie tipologie: possono essere grandi o piccoli e più o meno fitte fino a tendere ad unirsi arrivando al pattern tipico degli Spider Eruption (che presentano una ragnatela su tutto il corpo).
La spottattura è data dalle linee del corpo che tendono a spezzettarsi fino a creare appunto i LSS.
Anche alcune varietà selvatiche sono spottate come il Green. Quindi oggi per rafforzare la selezione avviene spesso l’incrocio tra LSS e i Green, ma anche con altre tipologie di selvatici a seconda del progetto che si vuole seguire e lo scopo che si intende raggiungere. Snake Red Gli snake sono caratterizzati dalla presenta di 14 o più stress bar e questo insieme al fatto di avere squame più piccole gli conferisce un disegno (pattern) più complesso e sottile sia nel corpo che sulla testa.
Lo Snake Skin Red ha un colore di fondo rosso con striature orizzontali sottili turchesi. Esiste anche la variante Snake Skin Blu dove il colore di fondo è il turchese.
Sulla testa e in particolare tra le branchie e gli occhi (mascherina) presenta linee molto più sottili rispetto ai base RT e in alcune varietà talmente sottili da venire denominate Snake Fine Line. Snake Red Spotted Presenta le stesse caratteristiche degli Snake ma le linee cominciano a spezzertarsi per formare spot che appaiono però in modo casuale e non uniforme. E’ stato il primo passo per la ceazione delle varietà Snake Spotted.
Leopard Snake Skin (LSS)
Il passo successivo ai Red Spotted è stato quello di rendere omogenea la spottatura sul corpo. Essa appare diffusa e ordinata su tutto il corpo ma manca nella regione della testa e delle branchie. Eruption L’apice degli Snake avviene con la selezione di questa varità denominata in vari modi a seconda dell’allevatore selezionatore. Troviamo Penang Eruption, Super Eruption, Face Ruby e tanti altri.
La spottatura è uniforme completa e diffusa su tutto il corpo, anche sulla testa e, addirittura, in alcune selezioni sulle branchie.
I PIGEON BLOOD (sangue di piccione) L’ideatore di questa varietà è mr. Kitty Phanaitthi.
La vera storia che si tramanda tra gli allevatori è che la prima covata di pigeon non fu fatta da lui, ma da un altro allevatore che non ebbe la capacità di riconoscere in quei piccoli qualcosa di particolare, e così la diede a Mr Kitti che essendo un buon allevatore si accorse subito che presentavano qualcosa di diverso.
La cosa diversa è che non erano albini (lui se ne accorse dal colore dell’occhio che non era albino cioè con la pupilla rossa) ma a tutti gli effetti erano una mutazione genetica. Fu da questi pesci che venne selezionato il Pigeon Blood.
Il nome Pigeon Blood, che in italiano significa sangue di piccione, deriva non dal colore arancio dei pesci, ma dal colore rosso rubino dell’occhio. All’inizio vennero venduti, vista la novità, a prezzi da capogiro diventando poi comuni e molto ricercati. Ad oggi è una delle varietà, insieme agli RT, più venduta.
I primi Pigeon presentavano molti melanofori (i melanofori sono cellule di colore nero che si presentano come puntini), e ancora oggi da accoppiamenti sbagliati o da linee ancora non geneticamente stabili questo è facilmente riscontrabile.
Poi selezionando gli esemplari meno “sporchi” si è arrivati a linee dove essi non sono presenti.
I pidgeon come tutti i symphysodon hanno le stress bar ma scompaiono con l’avanzare dell’età e del colore.
Ci sono varie correnti di pensiero su come “diminuire” la presenza di melanofori e si afferma che una illuminazione più lunga, vasche chiare e acqua basica (ph sopra il 7 e abbastanza dura) tendono a farli scomparire.
All’inizio si presentarono diverse difficoltà nel riprodurre i Pigeon, le due più importanti, oggi completamente superate, sono:
1. la supposizione della non produttività del muco. All’inizio si pensava che questi pesci non ne producessero poi si è dimostrato il contrario;
2. il fatto che i Pidgeon vengono ritenuti pesci muti, cioè che non riescono come le altre varietà a scurire il corpo e quindi i piccoli hanno difficoltà a riconoscere i genitori. Ma anche questo è superabile lasciando la vasca illuminata di sola luce naturale preferibilmente di provenienza laterale così’ che in controluce i genitori appaiano delle “padelle” nere che possono essere facilmente notate dai piccoli. Anche abbassare il livello dell’acqua può essere di molto aiuto, ma come sempre la cosa fondamentale è avere una coppia affiatata e con buone cure parentali.
Ad oggi esistono molte selezioni di Pigeon. per esempio Pigeonblu, Pigeonsnake,Pigeon Chekerboard fino ai White. Come per le altre varietà anche i Pigeon hanno avuta la loro evoluzione cercando di implementare il bianco e il rosso. Pigeon Blood Il classico Pigeon Blood è caratterizzato da un colore di fondo arancio con screziature di bianco più o meno evidenti. White Pigeon
Lavorando sul bianco si è arrivati ad un Pigeon o completamente bianco
Pigeon Checkerboard
Sempre attraverso selezioni mirate, si è riusciti ad ottenere un disegno a scacchiera sul corpo Red Melon Un ‘altra via intrapresa è quella di cercare di aumentare l’arancione di fondo cercando un rosso accesso. Fanno parte di questa selezione per esempio i Red Melon.
Pigeon Snake Skin
Anche da ibridazioni del Pigeon con altre varietà si è creato una selezione particolare. Per esempio i Pigeon Snake Skin caratteristici perchè presentano sulla zona della testa, in particolare sulle branchie, la caratteristica mascherina degli Snake GLI ALBINI Per cominciare indico delle brevi letture utili per capire cos’è l’albinismo:
www.albinismo.it/content/view/25/41
www.albinismo.it/content/view/182/35/ Gli Albini sono l’ultima mutazione nata in Asia partendo da un Alenquer Wild con un pattern chiaro che diede alcuni piccoli della progenie con pupilla rossa. Reincrociando i piccoli con questa caratteristica intorno al 2000 si ottennero questi pesci.
Negli Albini non vi è presenza di stress bar né di melanofori ed è caratterizzante la pupilla rossa. Vi è una forma di albinismo completa dove la pupilla è completamente rossa e l’iride può apparire screziata o solida e una forma parziale dove la pupilla è marrone.
Ad oggi in Asia esistono molte varianti albine di tutte le varietà, dal Rosso Turchese Albino, all’ Alenquer Albino, dallo Spottato Albino al Red Cover Albino. Albino LSS
Albino Leopard L’albinismo è un carattere recessivo, quindi se incrociamo un pesce albino con uno non albino non otterremo pesci albini ma solo pesci portatori di albinismo. Dalla seconda generazione in avanti reincrociando questi pesci portatori di albinismo otterremo una percentuale di pesci albini.
Incrociando un pesce albino con un altro albino si ottengono tutti pesci albini più o meno puri come disegno in base al lavoro di selezione svolto a monte. ________________________________________ Fonte immagini: le immagini presenti sono state tratte dal forum e dagli articoli pubblicati sul portale www.HobbyDiscus.com nonché tratte dal sito di S.G. DIscuscoltura S.R.L. Associazione Culturale Hobby Discus – Italy Discus Club
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Articolo spettacolare……complimenti