• Articoli Dolce
  • Articoli Marino
  • Acquari Made in Italy
  • Acquabase
    • Schede Pesci dolce
    • Schede piante
    • Schede invertebrati dolce
    • Schede pesci marino
    • Schede invertebrati sessili
    • Schede invertebrati marino
    • Schede organismi spontanei marino
    • Schede alghe spontanee
  • Novità
  • Forum
  • Info
    • Chi siamo
    • Pubblicità
    • Servizi
    • Collabora con noi
      • Linee guida per gli autori
    • Privacy
Schiumatoio, pro o contro?
Allestire una vasca marina con la sabbia: la mia esperienza.
Svezzamento Avannotti
L’impianto ad osmosi inversa
Anemone e Pagliaccio nei nanoreef

Search
  • Facebook
  • Instagram
  • RSS
Il portale di Acquariofilia
Tetra header
  • Articoli Dolce
      • Alimentazione Dolce
      • Biologia Dolce
      • Chimica Dolce
      • Fai da te Dolce
      • Guide Dolce
      • Invertebrati Dolce
      • Malattie e Alghe Dolce
      • Pesci Dolce
      • Piante Dolce
      • Software dolce
      • Tecnica Dolce
      • Viaggi e Reportage dolce
      • Alimentazione DolcePesci Dolce
        0

        L’alimentazione del Discus – Tutto sui Discus

        06/04/2022

      • Alimentazione DolceAlimentazione Marino
        5

        Allevamento Artemia Salina

        22/11/2021

      • Alimentazione DolceAlimentazione MarinoArticoli DolceArticoli MarinoGuide DolceGuide Marino
        0

        Cosa mangiano i pesci: ve lo siete mai chiesti?

        17/08/2021

      • allevare artemie saline
        Alimentazione DolceAlimentazione Marino
        0

        Allevare artemie saline

        14/07/2021

      • Alimentazione DolceFai da te DolceGuide Dolce
        0

        Come fare parameci e infusori – seconda parte

        23/06/2021

      • parameci
        Alimentazione DolceFai da te DolceGuide Dolce
        0

        Come fare parameci e infusori – parte prima

        16/06/2021

      • Filtraggio in acquario
        Acquari DolceAcquari MarinoBiologia DolceChimica DolceTecnica DolceTecnica Marino
        1

        Filtraggio in acquario

        16/03/2022

      • Articoli DolceBiologia DolceBlog
        0

        Pesce drago – Scleropages formosus o Arowana asiatico

        18/02/2022

      • Biologia DolceGuide Dolce
        1

        “BIOTOPO” Cosa significa veramente e perchè va di moda questa parola?

        19/11/2021

      • Biologia DolceGuide Dolce
        0

        La microfauna che possiamo trovare in acquario

        05/11/2021

      • Lymnaea stagnalis lumache dannose in acquario
        Articoli DolceBiologia DolceGuide Dolce
        1

        Lumache in acquario: sono utili o dannose?

        02/07/2021

      • Biologia DolceLaghetto
        0

        Gambusia: pesce mangia-zanzare o distruttore della biodiversità?

        12/05/2020

      • Filtraggio in acquario
        Acquari DolceAcquari MarinoBiologia DolceChimica DolceTecnica DolceTecnica Marino
        1

        Filtraggio in acquario

        16/03/2022

      • Articoli DolceChimica Dolce
        0

        L’acqua dell’acquario dolce: prepariamoci la nostra acqua.

        05/01/2022

      • Chimica Dolce
        0

        Il Carbone attivo nell’acquario dolce

        03/11/2021

      • Tabella CO2 Kh pH
        Chimica Dolce
        1

        Tabella CO2 Kh pH

        01/10/2021

      • Acquari DolceChimica DolcePiante Dolce
        1

        I fertilizzanti in acquario: come sceglierli ed usarli

        02/08/2021

      • elementi chimici in acquario
        Chimica Dolce
        1

        Valori e correlazioni dei principali elementi chimici in acquario

        23/12/2014

      • Fai da te Dolce
        0

        Progetto coperchio acquario

        21/04/2022

      • Fai da te DolceFai da te Marino
        0

        Montaggio di un impianto di osmosi inversa alla rete idrica

        21/03/2022

      • Fai da te DolceFai da te Marino
        0

        Guida alla costruzione di un acquario

        07/03/2022

      • Articoli DolceFai da te DolceGuide Dolce
        0

        Paludario: guida alla realizzazione

        21/02/2022

      • Laghetto per pesci rossi
        Articoli DolceFai da te DolceGuide DolceLaghetto
        0

        Laghetto per pesci rossi

        11/02/2022

      • l'ossigenazione in acquario
        Fai da te Dolce
        0

        Aumentiamo l’ossigenazione in acquario

        07/02/2022

      • gonzaga pond tarta expo
        Acquari DolceGuide DolceSenza categoria
        0

        Gonzaga Tarta Expo

        02/05/2022

      • acquario di piante
        Acquari DolceGuide Dolce
        2

        Vita, morte (e miracoli) dell’ acquario di piante

        11/04/2022

      • contenitore per allevamento dafnie
        Guide Dolce
        0

        Allevamento delle Dafnie

        28/03/2022

      • Articoli DolceFai da te DolceGuide Dolce
        0

        Paludario: guida alla realizzazione

        21/02/2022

      • Laghetto per pesci rossi
        Articoli DolceFai da te DolceGuide DolceLaghetto
        0

        Laghetto per pesci rossi

        11/02/2022

      • acquario piante
        Guide Dolce
        0

        La gestione naturale dell’acquario piantumato di acqua dolce

        09/02/2022

      • aquaexpo
        Acquari DolceAcquari MarinoAssociazioniAziendeIn EvidenzaInvertebrati DolceLaghettoPesci DolcePesci MarinoPubblicità
        0

        Aquareptilexpo e Pond Expo: un nuovo concetto di acquariologia e terrariofilia in fiera

        25/01/2022

      • Articoli DolceInvertebrati Dolce
        0

        Allevare Caridine

        30/12/2021

      • Acquari DolceInvertebrati Dolce
        0

        Alla scoperta della Caridina

        22/12/2021

      • Articoli DolceInvertebrati Dolce
        1

        Le mie ciliegine rosse!! (riproduzione Red Cherry)

        26/11/2021

      • riproduzione Caridina japonica
        Articoli DolceInvertebrati Dolce
        1

        Esperienze di riproduzione Caridina multidentata (ex japonica)

        20/04/2020

      • Tigri in acquario Red tiger
        Invertebrati Dolce
        4

        Tigri in acquario

        13/06/2017

      • Malattie e Alghe Dolce
        0

        Sindrome della malattia del buco

        27/10/2021

      • malattia dei puntini bianchi, ictioftiriasi
        Malattie e Alghe Dolce
        0

        La malattia dei puntini bianchi, ictioftiriasi

        15/10/2021

      • aglio
        Malattie e Alghe DolceMalattie e Alghe marino
        0

        Curare i vermi intestinali con l’aglio

        13/10/2021

      • Malattie e Alghe DolcePesci Dolce
        3

        Flagellati e Vermi dei discus: l’incubo dei Discusofili

        11/10/2021

      • Articoli DolceMalattie e Alghe Dolce
        4

        Corrosione delle pinne dei pesci in acquario

        06/10/2021

      • malattie
        Malattie e Alghe DolceMalattie e Alghe marino
        2

        Guida veloce alle malattie dei pesci

        06/08/2021

      • Pesci Dolce
        0

        Svezzamento Avannotti

        12/05/2022

      • gonzaga pond tarta expo
        Articoli DolceLaghettoPesci DolceSenza categoria
        0

        Gonzaga Pond Expo

        29/04/2022

      • Pesci Dolce
        0

        E’ facile affezionarsi ai piccoli “terribili” Ancistrus

        08/04/2022

      • Alimentazione DolcePesci Dolce
        0

        L’alimentazione del Discus – Tutto sui Discus

        06/04/2022

      • Acquari DolcePesci Dolce
        0

        Accoppiamento del guppy: un momento più unico che raro

        11/03/2022

      • tartarughe d’acqua dolce
        Acquari DolceArticoli DolcePesci DolceSenza categoria
        0

        Convivenza pesci tropicali e tartarughe d’acqua dolce

        04/03/2022

      • Piante Dolce
        0

        Le piante nell’acquario d’acqua dolce

        04/05/2022

      • Piante Dolce
        0

        La Cladophora: un’alga ornamentale per l’acquario d’acqua dolce

        28/11/2021

      • Piante Dolce
        0

        Lumache in acquario di acqua dolce

        29/09/2021

      • BlogFLASHNEWSPiante Dolce
        0

        La leggenda delle alghe Marimo

        20/09/2021

      • Guide DolcePiante Dolce
        2

        Piante Facili e Piante da Evitare

        10/09/2021

      • Articoli DolceAziendeGuide DolceLaghettoPesci DolcePiante Dolce
        0

        Piante e pesci nel laghetto

        27/08/2021

      • EcoGarden
        Articoli DolceSoftware dolce
        0

        EcoGarden, l’acquario smart di Ecobloom

        09/10/2018

      • Tetra Aquatics App
        AziendeChimica MarinoSoftware dolceSoftware Marino
        1

        Tetra Aquatics App: scopri come usarla

        22/05/2018

      • syncra sdc
        Articoli DolceArticoli MarinoAziendeFLASHNEWSSoftware dolceSoftware Marino
        1

        Syncra SDC: le nuove pompe wi-fi di Sicce

        06/02/2018

      • fishbit
        Articoli DolceArticoli MarinoFLASHNEWSSoftware dolceSoftware Marino
        1

        Fishbit monitora tutti i dati del vostro acquario

        20/12/2017

      • moai
        Articoli DolceArticoli MarinoFLASHNEWSSoftware dolceSoftware Marino
        1

        Moai, il Roomba per acquari che trasmette in diretta streaming

        19/12/2017

      • Software dolceSoftware Marino
        0

        Aquaconverter

        24/12/2014

      • osmosi inversa
        Tecnica DolceTecnica Marino
        0

        L’impianto ad osmosi inversa

        10/05/2022

      • Filtraggio in acquario
        Acquari DolceAcquari MarinoBiologia DolceChimica DolceTecnica DolceTecnica Marino
        1

        Filtraggio in acquario

        16/03/2022

      • Biologia MarinoGuide MarinoTecnica DolceTecnica Marino
        1

        Allevamento del fitoplancton

        29/10/2021

      • co2 in acquario
        Articoli DolceGuide DolceTecnica Dolce
        0

        CO2 in acquario: installazione e taratura impianto

        06/09/2021

      • Articoli DolceTecnica Dolce
        0

        La lampada UV nell’acquario d’acqua dolce

        25/08/2021

      • ossigeno in acquario
        AziendeIn EvidenzaLaghettoProdottiTecnica DolceTecnica Marino
        0

        Misuratore dell’ossigeno disciolto in acqua

        19/04/2021

      • Articoli DolceViaggi e Reportage dolce
        0

        Bangkok: la capitale dell’acquariofilia

        24/11/2021

      • BlogIn EvidenzaViaggi e Reportage dolce
        0

        27° congresso annuale dell’Associazione Italiana Killifish

        07/06/2019

      • killifish-mappa
        Articoli DolcePesci DolceViaggi e Reportage dolce
        0

        Viaggio in Kenya sulle tracce dei killifish

        30/11/2018

      • Viaggi e Reportage dolce
        1

        Viaggiare in Malawi

        07/08/2018

      • medaka
        Articoli DolceViaggi e Reportage dolce
        0

        Medaka Show: prima esposizione all’Italian Koi Show

        03/05/2018

      • takashi amano
        AcquaPortalArticoli DolceViaggi e Reportage dolce
        0

        Takashi Amano, maestro dell’Aquascape, e la sua eredità

        28/03/2018

  • Articoli Marino
      • Alimentazione Marino
      • Articoli Marino
      • Biologia Marino
      • Chimica Marino
      • Fai da te Marino
      • Guide Marino
      • Invertebrati Marino
      • Malattie e Alghe marino
      • Pesci Marino
      • Software Marino
      • Tecnica Marino
      • Viaggi e Reportage Marino
      • Alimentazione DolceAlimentazione Marino
        5

        Allevamento Artemia Salina

        22/11/2021

      • Alimentazione DolceAlimentazione MarinoArticoli DolceArticoli MarinoGuide DolceGuide Marino
        0

        Cosa mangiano i pesci: ve lo siete mai chiesti?

        17/08/2021

      • allevare artemie saline
        Alimentazione DolceAlimentazione Marino
        0

        Allevare artemie saline

        14/07/2021

      • Alimentazione DolceAlimentazione MarinoAziende
        1

        Cosa mangiano i pesci degli acquari pubblici?

        01/03/2019

      • Vitalis-Eschematteo
        AcquaPortalAlimentazione DolceAlimentazione MarinoArticoli MarinoAziende
        0

        Vitalis Aquatic Nutrition: intervista a Peter Kersh

        01/12/2018

      • ricette per pesci fai da te
        Alimentazione DolceAlimentazione MarinoArticoli DolceArticoli MarinoGuide DolceGuide Marino
        0

        Ricette per pesci fai da te: 5 idee da provare

        12/07/2018

      • Articoli MarinoGuide MarinoIn Evidenza
        5

        Progettare un Nanoreef dalla A alla Z

        25/02/2022

      • nanoreef automatizzato 1
        AcquaPortalArticoli MarinoFai da te Marino
        0

        Nanoreef automatizzato: da sogno a realtà

        16/02/2022

      • Articoli DolceArticoli MarinoGuide DolceGuide Marino
        0

        I rischi dell’acquariofilo

        21/01/2022

      • pesce testa trasparente
        Articoli MarinoBiologia MarinoPesci Marino
        0

        Il pesce con la testa trasparente

        17/01/2022

      • Articoli MarinoBiologia Marino
        1

        Organismi commensali o parassiti spontanei nell’acquario di barriera

        12/01/2022

      • futuro
        Articoli DolceArticoli MarinoIn Evidenza
        0

        Il futuro dell’acquariofilia: i risultati

        03/01/2022

      • Acquari MarinoBiologia MarinoInvertebrati Marino
        1

        La Riproduzione dei Coralli

        23/03/2022

      • pesce testa trasparente
        Articoli MarinoBiologia MarinoPesci Marino
        0

        Il pesce con la testa trasparente

        17/01/2022

      • Articoli MarinoBiologia Marino
        1

        Organismi commensali o parassiti spontanei nell’acquario di barriera

        12/01/2022

      • Articoli MarinoBiologia Marino
        0

        L’accoppiamento del pesce mandarino Synchiropus splendidus

        17/11/2021

      • Biologia Marino
        0

        Dottori in azione sui coralli delle Maldive

        15/11/2021

      • Biologia MarinoGuide MarinoTecnica DolceTecnica Marino
        1

        Allevamento del fitoplancton

        29/10/2021

      • Alexander Girz metodo Zeovit
        Acquari MarinoChimica Marino
        2

        Alexander Girz ci spiega il metodo Zeovit

        14/03/2022

      • salinità e densità
        Chimica Marino
        0

        Salinità e Densità nell’acquario marino di barriera

        09/08/2021

      • Tetra Aquatics App
        AziendeChimica MarinoSoftware dolceSoftware Marino
        1

        Tetra Aquatics App: scopri come usarla

        22/05/2018

      • Tetra pH/KH Minus
        Articoli DolceArticoli MarinoAziendeChimica Marino
        0

        Tetra pH/KH Minus: nuovo formato da 100 ml

        09/05/2018

      • sale ATM
        Chimica Marino
        1

        Unboxing sale ATM

        13/09/2016

      • sale aqua ocean
        Chimica Marino
        1

        Test sale Aqua Ocean SPS premium

        21/05/2015

      • Fai da te Marino
        0

        Guida alla costruzione artigianale di uno schiumatoio

        19/04/2022

      • Fai da te DolceFai da te Marino
        0

        Montaggio di un impianto di osmosi inversa alla rete idrica

        21/03/2022

      • Fai da te DolceFai da te Marino
        0

        Guida alla costruzione di un acquario

        07/03/2022

      • nanoreef automatizzato 1
        AcquaPortalArticoli MarinoFai da te Marino
        0

        Nanoreef automatizzato: da sogno a realtà

        16/02/2022

      • Acquari MarinoFai da te Marino
        0

        Il Refugium

        14/02/2022

      • plafoniera led
        Articoli MarinoFai da te MarinoGuide MarinoSoftware MarinoTecnica Marino
        1

        Plafoniera LED fai da te: come costruirla

        10/12/2021

      • sabbia
        Guide Marino
        0

        Allestire una vasca marina con la sabbia: la mia esperienza.

        17/05/2022

      • Guide Marino
        0

        Anemone e Pagliaccio nei nanoreef

        06/05/2022

      • Articoli MarinoGuide MarinoIn Evidenza
        5

        Progettare un Nanoreef dalla A alla Z

        25/02/2022

      • Guide MarinoMalattie e Alghe marinoPesci Marino
        1

        Inserire un nuovo pesce in acquario

        23/02/2022

      • Articoli DolceArticoli MarinoGuide DolceGuide Marino
        0

        I rischi dell’acquariofilo

        21/01/2022

      • Articoli MarinoGuide Marino
        0

        Il costo di allestimento di un acquario Marino

        29/12/2021

      • Tridacne in acquario
        Acquari MarinoIn EvidenzaInvertebrati Marino
        1

        Le Tridacne: Nutrizione e mantenimento in acquario

        30/03/2022

      • Acquari MarinoBiologia MarinoInvertebrati Marino
        1

        La Riproduzione dei Coralli

        23/03/2022

      • Spirografi in acquario
        Acquari MarinoInvertebrati Marino
        1

        Spirografi in acquario

        18/03/2022

      • Invertebrati Marino
        0

        I gamberetti di mare

        15/12/2021

      • Invertebrati Marino
        2

        Paguro nell’acquario marino di barriera

        01/11/2021

      • Articoli MarinoInvertebrati Marino
        0

        Le stelle marine

        26/04/2019

      • Guide MarinoMalattie e Alghe marinoPesci Marino
        1

        Inserire un nuovo pesce in acquario

        23/02/2022

      • aglio
        Malattie e Alghe DolceMalattie e Alghe marino
        0

        Curare i vermi intestinali con l’aglio

        13/10/2021

      • malattie
        Malattie e Alghe DolceMalattie e Alghe marino
        2

        Guida veloce alle malattie dei pesci

        06/08/2021

      • Malattie dei pesci marini
        Malattie e Alghe marino
        0

        Malattie dei pesci marini

        09/07/2021

      • alghe infestanti
        Malattie e Alghe marino
        1

        Alghe infestanti nell’acquario di barriera

        26/03/2016

      • Malattie dei pesci in acquario
        Malattie e Alghe DolceMalattie e Alghe marino
        5

        Malattie dei pesci in acquario

        30/03/2015

      • Guide MarinoMalattie e Alghe marinoPesci Marino
        1

        Inserire un nuovo pesce in acquario

        23/02/2022

      • aquaexpo
        Acquari DolceAcquari MarinoAssociazioniAziendeIn EvidenzaInvertebrati DolceLaghettoPesci DolcePesci MarinoPubblicità
        0

        Aquareptilexpo e Pond Expo: un nuovo concetto di acquariologia e terrariofilia in fiera

        25/01/2022

      • pesce testa trasparente
        Articoli MarinoBiologia MarinoPesci Marino
        0

        Il pesce con la testa trasparente

        17/01/2022

      • Articoli MarinoPesci Marino
        0

        Pesci in acquario marino

        27/12/2021

      • pesci colorati
        Articoli DolceArticoli MarinoPesci DolcePesci Marino
        0

        Pesci colorati: ecco i 13 più popolari tra cui scegliere

        12/11/2021

      • pesci erbivori
        Pesci Marino
        1

        I pesci erbivori

        16/09/2021

      • plafoniera led
        Articoli MarinoFai da te MarinoGuide MarinoSoftware MarinoTecnica Marino
        1

        Plafoniera LED fai da te: come costruirla

        10/12/2021

      • Articoli MarinoSoftware Marino
        0

        Aqua go controller per acquari

        26/12/2019

      • Tetra Aquatics App
        AziendeChimica MarinoSoftware dolceSoftware Marino
        1

        Tetra Aquatics App: scopri come usarla

        22/05/2018

      • syncra sdc
        Articoli DolceArticoli MarinoAziendeFLASHNEWSSoftware dolceSoftware Marino
        1

        Syncra SDC: le nuove pompe wi-fi di Sicce

        06/02/2018

      • fishbit
        Articoli DolceArticoli MarinoFLASHNEWSSoftware dolceSoftware Marino
        1

        Fishbit monitora tutti i dati del vostro acquario

        20/12/2017

      • moai
        Articoli DolceArticoli MarinoFLASHNEWSSoftware dolceSoftware Marino
        1

        Moai, il Roomba per acquari che trasmette in diretta streaming

        19/12/2017

      • Tecnica Marino
        0

        Schiumatoio, pro o contro?

        19/05/2022

      • osmosi inversa
        Tecnica DolceTecnica Marino
        0

        L’impianto ad osmosi inversa

        10/05/2022

      • Tecnica Marino
        0

        Il Refugium

        27/04/2022

      • Tecnica Marino
        0

        Pompe di Risalita : calcolo della portata

        15/04/2022

      • Filtraggio in acquario
        Acquari DolceAcquari MarinoBiologia DolceChimica DolceTecnica DolceTecnica Marino
        1

        Filtraggio in acquario

        16/03/2022

      • metodo vodka schiumatoio
        Acquari MarinoTecnica Marino
        0

        Il metodo Vodka negli acquari marini

        04/02/2022

      • concorso myshot 2018
        FLASHNEWSViaggi e Reportage Marino
        0

        Concorso MyShot 2018 per amanti del mare

        02/10/2018

      • viaggio naturalistico subacqueo
        Senza categoriaViaggi e Reportage Marino
        0

        Il viaggio naturalistico subacqueo

        04/09/2018

      • Reef to Aquarium
        Articoli MarinoPesci MarinoViaggi e Reportage Marino
        0

        Reef to Aquarium, il nuovo sito educativo di National Geographic

        23/05/2018

      • domus aquae
        Articoli MarinoFai da te MarinoGuide MarinoPesci MarinoViaggi e Reportage Marino
        1

        Domus Aquae: pellegrinare in acquario, terza parte

        24/04/2018

      • balay tyco
        Articoli MarinoBlogViaggi e Reportage Marino
        0

        Balay Tyco: pellegrinare in acquario, seconda parte

        10/04/2018

      • poema-del-mar
        FLASHNEWSViaggi e Reportage dolceViaggi e Reportage Marino
        0

        Poema del Mar: inaugurazione dell’acquario a Gran Canaria

        21/12/2017

  • Acquari Made in Italy
      • Acquari Dolce
      • Acquari Marino
      • gonzaga pond tarta expo
        Acquari DolceGuide DolceSenza categoria
        0

        Gonzaga Tarta Expo

        02/05/2022

      • acquario di piante
        Acquari DolceGuide Dolce
        2

        Vita, morte (e miracoli) dell’ acquario di piante

        11/04/2022

      • Acquari Dolce
        10

        Progetto ed evoluzione di una ‘autovasca’

        05/04/2022

      • Filtraggio in acquario
        Acquari DolceAcquari MarinoBiologia DolceChimica DolceTecnica DolceTecnica Marino
        1

        Filtraggio in acquario

        16/03/2022

      • Acquari DolcePesci Dolce
        0

        Accoppiamento del guppy: un momento più unico che raro

        11/03/2022

      • Acquari DolceAcquari MarinoArticoli DolceAziende
        0

        Gamma Tetra Starter Line LED con una nuova luce LED

        09/03/2022

      • Tridacne in acquario
        Acquari MarinoIn EvidenzaInvertebrati Marino
        1

        Le Tridacne: Nutrizione e mantenimento in acquario

        30/03/2022

      • Acquari MarinoBiologia MarinoInvertebrati Marino
        1

        La Riproduzione dei Coralli

        23/03/2022

      • Spirografi in acquario
        Acquari MarinoInvertebrati Marino
        1

        Spirografi in acquario

        18/03/2022

      • Filtraggio in acquario
        Acquari DolceAcquari MarinoBiologia DolceChimica DolceTecnica DolceTecnica Marino
        1

        Filtraggio in acquario

        16/03/2022

      • Alexander Girz metodo Zeovit
        Acquari MarinoChimica Marino
        2

        Alexander Girz ci spiega il metodo Zeovit

        14/03/2022

      • Acquari DolceAcquari MarinoArticoli DolceAziende
        0

        Gamma Tetra Starter Line LED con una nuova luce LED

        09/03/2022

  • Acquabase
    • Schede Pesci dolce
    • Schede piante
    • Schede invertebrati dolce
    • Schede pesci marino
    • Schede invertebrati sessili
    • Schede invertebrati marino
    • Schede organismi spontanei marino
    • Schede alghe spontanee
  • Novità
  • Forum
  • Info
    • Chi siamo
    • Pubblicità
    • Servizi
    • Collabora con noi
      • Linee guida per gli autori
    • Privacy

Link utili

Tetra Starter Line LED
forwater
AQUARIUM 2000
Home Articoli Marino Guide Marino Speciale Mangrovie
mangrovie
Guide Marino

Speciale Mangrovie

15/12/20100

8912
0
Indice Nascondi
  • 1 SPECIFICHE SULLE MANGROVIE
    • 1.1 Temperatura:
    • 1.2 Acquisto:
    • 1.3 Luce:
    • 1.4 Acqua salata:
    • 1.5 Sali minerali:
    • 1.6 Sottrazione di magnesio e sali dalla vasca.
    • 1.7 SPECIFICHE SULLA SALICORNIA
      • 1.7.1 BIBLIOGRAFIA

SPECIFICHE SULLE MANGROVIE

Mangrovia è un termine generico che si riferisce a quella formazione vegetale (o forestale) costituita da piante prevalentemente legnose che si sviluppano sui litorali bassi delle coste marine tropicali, particolarmente nella fascia periodicamente sommersa dalla marea.

Le specie dominanti delle foreste di mangrovie sono una cinquantina, ma che resistono alla salinità marina sono solo la Rhizophora mangle (mangrovia rossa) e la l’Avicennia marina (mangrovia nera), questa saltuariamente si riesce a trovare in commercio.

Le due mangrovie hanno un‘aspetto molto diverso. Allevare delle giovani mangrovie in acquario marino può comportare ottimi vantaggi nel gestire la vasca, ma ciò accade solo se la pianta si trova bene ed è in salute. Spessissimo chi ha provato a coltivarle afferma che hanno crescita lenta e stentano a vivere, senza aver notato differenze sostanziali nei valori dell’acqua. Questo può essere vero nelle nostre vasche perché non la trattiamo decentemente.

La mangrovia in natura è un’albero alto molti metri su cui si basano interi ecosistemi in varie parti del mondo, come mai nei nostri acquari è lenta e stenta a crescere? L’atteggiamento comune è il seguente: se un corallo SPS non cresce è colpa dell’acquariofilo che sbaglia qualcosa, se la mangrovia non cresce è colpa della mangrovia.

Cinquanta anni fa probabilmente qualcuno diceva che gli SPS erano inadatti a vivere in cattività a causa della loro delicatezza, la verità è che il metodo seguito 50 anni fa era molto diverso dal moderno berlinese. Con questo atteggiamento non si arriva molto lontano, ci si adegua ai limiti imposti dal sentito dire, ma ci sono sempre persone più aperte che studiano e sperimentano, e inventano sistemi come il DSB, zeovit e berlinese.
Anche il metodo naturale è arrivato dopo gestioni più complesse con filtri sotto sabbia.

Per finire questa piccola critica all’acquariofilia, spesso leggo opinioni riguardo a certi animali come Lima scabra, Fromia, Crinoidi, tunicati e altri ancora che sono considerati non adatti all’allevamento, se ne sconsiglia l’acquisto e si dice che sono animali difficili che muoiono di fame lentamente. La verità è che sono i metodi utilizzati per la gestione delle vasche che non sono adatti a quegli animali, non il contrario come paciosamente qualcuno ama raccontarsi.

Io personalmente sono rimasto molto affascinato dall’esperienza positiva che alcune persone hanno avuto con il Miracle Mud, raccontando di guarigioni miracolose addirittura sui crinoidi
( http:// www.zanclus.it/pagine/az_miracle_mud_agg.php).

Al neofita si insegna a decidere prima cosa si vuole allevare e poi ad attrezzare la vasca di luci e il resto, eppure molte volte ho sentito critiche al MM da persone che non hanno avuto ottimi risultati su alcuni animali, ma queste persone hanno mai avuto successo con un crinoide usando il metodo zeovit?

Forse il metodo zeovit è il migliore per chi vuole allevare SPS, ma il MM potrebbe essere il migliore per chi vuole allevare organismi bellissimi e meno comuni come i crinoidi, tunicati e filtratori in genere… un buon acquariofilo dovrebbe migliorare/modificare il metodo non demolirlo a priori. Però gli SPS sono nobili e degni di mille riguardi, i crinoidi sono “inadatti”… come le mangrovie

Tornando al discorso principale, il maggior successo di crescita della Caulerpa rispetto alla mangrovia non è nell’organismo in sé, ma come viene allevato. La Caulerpa cresce veloce perché viene trattata per quello che è: un’alga. Se la mangrovia venisse trattata per quello che è, un’albero che sopporta acqua salata, darebbe ottimi risultati, invece viene trattata come un’alga.

Prima parlando della fisiologia vegetale abbiamo visto la capacità di assorbire nutrienti che ha una pianta “vera” e quindi intuiamo il suo potere filtrante nelle nostre vasche, per questo chi ha ben trattato la sua mangrovia riferisce di effetti filtranti miracolosi, se non ci fossero stati questi risultati nessuno parlerebbe di mangrovie in acquario ormai da anni.

La mangrovia vorrebbe:

– sali minerali (li preleva dall’acqua e dal substrato di fondo)
– luce, più ce ne è meglio è.
– temperatura 26 gradi circa tutto l’anno (ma resiste a molto meno)
– acqua preferibilmente salmastra, dolce, e anche se è una scocciatura si può adattare a quella marina.

Esaminiamo come viene trattata in acquario:

Temperatura:

Questo parametro è l’unico che viene ben rispettato sempre in acquario perchè combacia con le necessità degli altri ospiti.

Acquisto:

Nella maggioranza dei casi agli acquariofili vengono venduti semi di mangrovia o piante appena germinate. Per quanto sembra stupido ricordarlo un seme non è una pianta adulta. Nessuno pretende che un’avannotto di Zebrasoma ripulisca la vasca dalle alghe ma tutti pretendono che un seme filtri 100 litri di acqua… si facessero delle domande, si risponderebbero da soli… La cosa che dovete ricordarvi sempre con le mangrovie (o qualsiasi altra cosa relativa all’acquario) è la pazienza. I risultati ci saranno soltanto dopo un paio di mesi, ma ci saranno.

Quante mangrovie sono necessarie per ottenere l’effetto desiderato? Autori differenti raccomandano numeri differenti, solitamente si consiglia un seme ogni 10 -20 litri d’acqua. Gli alberi giovani possono essere usati in grande numero. Ma in seguito, quando diventano più grandi, bisogna rimuoverne, altrimenti non avranno abbastanza materiale organico.

Ma come spiegato prima io non eliminerei piante dalla vasca dopo le modifiche alla flora batterica che hanno causato nel fondo. Per la quantità di piante utili alla filtrazione non c’è una regola fissa, bisogna calcolare che le mangrovie sono in competizione con lo schiumatoio, quindi in vasche con metodo naturale si possono mettere più piante, in vasche dove lo skimmer non è soddisfacente (capita spesso) il numero di piante sarà una via di mezzo, in vasche dove lo skimmer è sovradimensionato e l’acqua è magrissima le mangrovie dovranno essere in numero limitato.

Luce:

Molto spesso i semi di mangrovia sono ficcati in vasca, escono a respirare solo con la punta e per la loro crescita hanno 10 o 15 cm tra l’acqua e le lampade ustionanti. Nonostante sia ovvio che questa soluzione è fallimentare resta la più utilizzata.

La Rhizophora è una pianta tropicale, come lo è il più comune Ficus benjamin, se nei pressi della vasca avete piante d’appartamento (son tutte tropicali) che vivono serene, vuol dire che la luce presente nella stanza è adeguata anche alla mangrovia, togliete la luce dalla sump e fatela crescere in altezza come il Ficus vicino di casa… ehm… di vaso, risparmierete anche in energia elettrica. Potete anche pensare a tipi innovativi di sump, magari una sump-fioriera.

Anziché immaginare la sump come la brutta copia della vostra vasca pensatela come un vaso per idrocoltura, oppure modificate uno di quei bellissimi coprivasi in ceramica che piacciono molto a vostra moglie (per il Ficus), lo posizionate vicino alla vasca con dentro le apparecchiature come il reattore di calcio, l’osmoregolatore o quel che volte, dal vaso vedrete uscire solo due tubi e la chioma della mangrovia, alla quale di avere le radici al buio non importa proprio nulla.

La vasca sarà collegata alla sump-fioriera esattamente come lo è una vasca tradizionale. Se vi state scervellando su come suddividere un’economico coprivaso da giardinaggio in scompartimenti, i geni del fai-da-te troveranno sicuramente valide soluzioni, ma secondo me non è necessario: il substrato per la mangrovia lo mettete tutto in un tradizionale vasetto per piante (nuovo pulito e disinfettato) oppure un contenitore di vetro e ci mettete dentro le piantine, lo immergete nel copri vaso pieno di acqua di mare, il resto dell’apparecchiatura la posizionate tutta attorno.

Questa soluzione è facilmente scambiabile per una pianta d’appartamento, addirittura potrebbe essere posizionata alla stessa altezza della vasca con la possibilità di avere due piccioni con una fava: una moglie non disgustata dalla sump e zooplancton vivo che entra nella vasca, nessuno vieta di far schiudere artemia o altro tra le radici della mangrovia.

Acqua salata:

La Rhizophora ci può vivere ma anche per questa pianta è un’ambiente estremo, riescono a germogliarci una percentuale di semi molto più bassa rispetto a quelli che cadono in una zona bagnata dalle basse maree, o nell’acqua dolce. Fate germogliare i semi in acqua salmastra a 5 ppt (5 grammi di sale per litro), e poi portate progressivamente la salinità ai livelli del reef prima di introdurre il tutto nel circuito vasca.

La salinità ha un’impatto significativo sulla crescita di Rhizophora. Le piantine di mangrovia rossa mostrano tassi di crescita più rapida in tutti i tessuti vegetali (foglie, il tronco e le radici) alla salinità di 5 ppt, crescono meno velocemente con salinità di zero ppt, e alla salinità di 20 ppt il tasso di crescita è fortemente limitato [17].

La salinità dei nostri acquari di barriera è circa 35/36 ppt, quindi decisamente non ottimale per la mangrovia. Il dato che ad alta salinità la mangrovia sia limitata nella crescita non significa che cresce lenta in generale, ma che cresce più lenta rispetto a quelle che vivono per esempio alla foce del fiume dove la salinità è minore.

La mangrovia in ogni caso continua a crescere e produrre più sostanza secca rispetto alle alghe. Però è un dato importante perché ci fa capire che anche la Rhizophora non è un carro armato, l’ambiente marino è estremo anche per lei e le piante che ci vivono sono più delicate di quelle che hanno avuto la fortuna di nascere in acqua salmastra.

Nonostante la salinità la mangrovia vive e prospera nei nostri reef di città se le altre condizioni sono buone, ma se inizia a non avere luce, oppure a non avere abbastanza N e P perché ce ne sono troppi pochi in vasca, o prende freddo in inverno… allora non da più i suoi miracolosi effetti filtranti.

È un’organismo che può essere molto utile nell’ecologia della vasca ma non bisogna pensare che sia come una lumaca turbo che si butta li e poi si arrangia: alla mangrovia bisogna starci dietro, bisogna osservarla con l’attenzione con cui si guarda la vasca perché è parte integrante del sistema. Se è grossa potrebbe essere “il sistema”.

Se avete la fortuna di trovare in commercio una Avicennia marina, questa ha una sopportazione maggiore della salinità: il suo picco di crescita è infatti a 15,4 psu [18] di salinità contro i 5 ppt della Rizhophora mangle [17]. La misurazione in ppt può essere equiparata alla misurazione in PSU (practical salinity units) perchè nella fisica dei fluidi sono “rapporti adimensionali”: 5 ppt = 5 psu = 5 grammi di sale marino per litro = 5‰ [19]

Sali minerali:

La legge di Liebig parla chiaro: “basta che manchi anche un solo microelemento per bloccare la crescita di una pianta” (http://it.wikipedia.org/wiki/ Legge_di_Liebig). In mare l’acqua è ricca di nutrienti e le Mangrovie affondano le radici su un suolo povero o addirittura la spiaggia, tutto sommato il loro pensiero non è trovare i nutrienti ma come estrarli dall’acqua salata.

Spesso gli acquari marini sono troppo poveri in nutrienti per una mangrovia, non per quanto riguarda N e P che sono continuamente prodotti dai pesci e aggiunti manualmente da noi con il cibo, ma sono carenti in tutti i microelementi come ferro, manganese, iodio e tanti altri. Tutti questii elementi nutritivi sono nell’acqua in forma di ioni e si legano al “carbonio organico disciolto” presente in vasca finendo velocemente nello skimmer.

Ogni milligrammo di carbonio organico disciolto ha la capacità di legare a se 1 microequivalente di metallo [15]. In questa condizione la neonata pianta di Mangrovia si trova già in carenza nutritiva: una pianta che non cresce non asporta P e N dalla vasca. Seconda cosa negli acquari le mangroviette sono quasi sempre sospese a mezz’acqua… guardatevi attorno, quanti alberi vedete sospesi a mezz’aria? O crescere senza terreno?

Per la mangrovia è possibile farlo solo in vasche con alte concentrazioni di nutrienti ma non è la situazione che vorremmo. Ma allora quale substrato usare? La sabbietta dei DSB è piena di batteri ma non di sali minerali, ma se avete almeno 10 cm di sabbia si possono avere buoni risultati, potreste insabbiare le radici della mangrovia direttamente nella vasca principale a patto che la plafoniera non ne copra tutta la superficie ma lasci spazio alla pianta per crescere (può capitare sul bordo della vasca).

Ma non tutti hanno un DSB e allora quale altro substrato usare? La terra dei gerani non va bene, quella dell’orto renderebbe felice la mangrovia ma i coralli avrebbero da ridire… il Miracle Mud è la soluzione ideale perché accontenta Mangrovie e anche coralli.

Contiene tutti gli elementi utili alla crescita di una pianta e non è tossico per gli ospiti. Qualcuno abbina il MM alla crescita di alghe perché nella letteratura viene usato nei filtri ad alghe, ma se non vengono messe non ci crescono per immacolata concezione, soprattutto se la mangrovia divora tutto N e P disponibili. Inoltre le radici della mangrovia non necessitano di luce come la Caulerpa e si può adottare l’opzione della sump-fioriera citata prima.

Cosa fare se si esaurisce il MM? Nella gestione delle vasche con metodo MM si raccomanda dopo 2 anni di smontare la sump, eliminare il 50% del MM e metterne di nuovo. Caspita che sbattimento e che squilibrio in vasca ! Con la mangrovia è più semplice, fate finta che sia il Ficus benjamin di vostra moglie, quando lei lo travasa perché la terra è vecchia certo non elimina il 50% della terra, semplicemente lo mette in un vasetto poco + grande.

Non è necessario cambiare sump, basta solo aggiungerci altro MM alzandone di poco il livello, la mangrovia avrà già emesso tante di quelle radici avventizie a mezz’acqua… e ucciso di fame la Caulerpa, e la sump non ha bisogno di illuminazione artificiale… basta quella della finestra se la stanza è luminosa.

Leggendo del MM ho notato commenti positivi sulla salute di coralli anche SPS come le acropore, colori brillanti e guarigioni miracolose… La legge di Liebig è sicuramente valida anche per le zooxantelle, probabilmente lo è anche per i coralli.

Personalmente penso di si e spiego il perché: i coralli hanno lo stesso gradiente osmotico dell’acqua in cui vivono (da qui la sensibilità alla salinità) ed essendosi evoluti in un’ambiente con uniforme abbondanza di sali non hanno provveduto a metodi particolari per la loro cattura: vengono assorbiti dalla membrana cellulare direttamente dall’acqua.

I coralli molli assorbono “anche” la sostanza organica disciolta ma “tutti” i coralli assorbono microelementi a causa dell’automatismo osmoregolatore tipico dei celenterati. Gli SPS vogliono acque magrissime, con questo termine si intendono vasche carenti di sostanza organica disciolta, N e P… noi per forza di cose la forniamo ancora più magra: privata dei microelementi che invece in natura sono disciolti uniformemente in tutti gli oceani (il sale comprato ne contiene solo una parte, e inoltre lo skimmer elimina moltissimi microelementi)

Forse è anche per questo che il metodo MM da inizialmente una botta di vita alla vasca, e non solo la presenza di un po di zooplacton. Aggiungerei anche che la concentrazione di sali in acqua resta costante: il MM cede all’acqua solo i minerali che la pianta ha sottratto dall’equilibrio chimico-fisico seguendo le precise leggi che governano la solubilità dei metalli.

Sottrazione di magnesio e sali dalla vasca.

Le mangrovie sono piante alofite facoltative, significa che possono crescere in acqua dolce o salmastra e alcune specie possono sopportare concentrazioni di sale anche molto alte. Nel caso della Rhizophora mangle e della Avicennia marina il loro successo in ambienti marini è dovuto principalmente all’assenza di competitori. Tutte le mangrovie accumulano grandi quantità di sale nella corteccia, radici e foglie [20].

L’acquariofilo quando legge frasi come questa si spaventa per il sale che la pianta può asportare e si fa un’idea sbagliata perché in realtà tutte le ricerche scientifiche quando dicono che la concentrazione di sali nella pianta è alta la stanno confrontando con le altre piante terrestri che il sale non lo hanno mai neppure visto.

Le alghe marine si sono evolute per stare a quella densità e sono ben più ricche si sale, mentre le mangrovie si sono solo adattate a sopportarla e conservano la fisiologia delle piante terrestri: la tolleranza che i loro enzimi hanno nei confronti dell’acqua salata è molto bassa infatti lo ione sodio non si accumula nel citoplasma come nelle alghe ma nel vacuolo dove resta più isolato. Le mangrovie hanno sviluppato tre strategie per eliminare i sali dai loro tessuti.

Sebbene esse vivano in ambiente acquatico, hanno spesso dei problemi legati alla carenza di acqua perché la sua assunzione deve avvenire contro un gradiente osmotico, richiedendo un elevato dispendio di energia. L’evoluzione naturale ha determinato adattamenti che permettono alla pianta di sviluppare potenziali osmotici molto negativi (meno 30/35 atm).

Questo permette l’assunzione dell’acqua che viene così filtrata in modo che nella pianta entri acqua quasi pura. Solo la quantità di sale strettamente necessaria a produrre tali elevati potenziali viene introdotta nel corpo della pianta e successivamente immagazzinata nei vacuoli delle cellule delle foglie.

L’eccesso di sale viene poi eliminato mediante ghiandole poste sulle foglie che essudano acqua salata (con una concentrazione salina del 41‰, quindi superiore a quella dell’acqua di mare, ma con la stessa concentrazione relativa di cloruro di sodio e cloruro di potassio, rispettivamente 90% e 4%).

E’stato anche dimostrato che il sale può essere trasportato dalle foglie giovani a quelle più vecchie. Inoltre l’eccesso di sale può essere ridotto con la caduta delle foglie più vecchie [20] [21].

Ma prima che avvenga tutto questo, la maggior parte delle mangrovie può escludere il 90 o il 95 % di NaCl già a livello delle radici. Nello specifico la Avicennia è più brava a espellere il sale dalle foglie (sono visibili granelli sulla pagina inferiore, mentre la Rhizophora è più brava a non assorbirne a livello radicale.

Quando un’acquariofilo marino posiziona un seme di mangrovia nella vasca non pensa minimamente che questo soffra di disidratazione… ma è un problema molto sentito dai semi appena immessi e causa di molti insuccessi. In altri casi se la mangrovia sopravvive “al parto” e inizia a crescere rigogliosa si potrebbe avere il problema inverso: dover aggiungere acqua di osmosi nella vasca.

La terza tecnica usata dalle mangrovie per ridurre la tossicità del sale è ridurre la traspirazione accumulando acqua nelle foglie perché questo accumulo di acqua diluisce gli ioni in eccesso. Quando spostate una mangrovia dall’acqua dolce a quella salata progressivamente le foglie si ispessiscono e diventano più cerose (la cera riduce la traspirazione), proprio perché essere più succose è una difesa dal sale.

Ma anche in questo caso quando la letteratura scientifica dice che traspirano meno acqua dalle foglie stanno facendo un confronto con la media delle piante terrestri (anche perché nessuna alga traspira acqua nell’aria), quindi per il nostro hobby la quantità di acqua “smarrita” è comunque da considerare.

Per le piante terrestri la regola è che in piena attività fotosintetica una foglia traspira in 1 ora una quantità di acqua pari al proprio peso (la densità dell’acqua è pressappoco trascurabile, quindi un litro d’acqua equivale ad un chilogrammo e 100 grammi di acqua equivalgono a 0,10 litri cioè 100 centilitri).

Se avete una mangrovia alta 1 metro con 1 Kg di foglie “ogni ora” di sole vi butta fuori dalla vasca 1 litro di acqua. Sappiamo che l’efficienza traspirante delle mangrovie varia a seconda della salinità e di altri fattori, ma anche ammettendo che traspiri la metà rispetto alla media delle piante terrestri, mezzo litro l’ora di acqua che sparisce dalla vasca è un valore importante specie se sommato alla normale evaporazione che già abbiamo.

È divertente come qualcuno si preoccupa dei microgrammi di sale che la mangrovia ha tolto ! Avere una mangrovia in salute significa aggiungere acqua di osmosi non sale… ma siccome il rabbocco è automatico e non viene fatto manualmente i grandi geni dell’acquariofilia si sono accorti solo delle infinitesimali percentuali di sale perché misurate a mano, se poi la tanica del rabbocco era vuota la colpa era della moglie che in inverno teneva i caloriferi troppo alti, o delle nuove lampade HQI.

La capacità traspirante della mangrovietta si può trascurare in vasche grandi ma non in nanoreef piccoli piccoli con rabbocco manuale… assentatevi 3 giorni e troverete delle acciughine sotto sale al posto del nanoreef, a quel punto che la mangrovia ne abbia mangiato un pò sarà la vostra ultima preoccupazione.

Su internet ho visto usare procedimenti complicatissimi per combattere i nutrienti in vasca come aggiungere zucchero la mattina per stimolare la riproduzione dei batteri e perossido la sera per ucciderli, nella notte lo schiumatoio li aspira eliminando azoto dalla vasca e la mattina si ricomincia (http://www.acquariofilia.biz/ showthr…ight=perossido ). Probabilmente funziona e non lo metto in dubbio ma lo vedo molto più rischioso, complicato e costoso che avere delle piante in vasca e fare delle aggiunte di sale ai cambi.

Chi afferma che le mangrovie consumano magnesio dice una cosa vera, ma è un’informazione parziale perché le ricerche dimostrano che la loro capacità di assorbire magnesio diminuisce con l’aumentare della salinità: in altre parole assorbono più magnesio in acqua dolce che in quella salata [17].

SPECIFICHE SULLA SALICORNIA

Sono molte le piante che in quanto alofile vivono in ambienti con alte concentrazioni di sale. In Italia le piante pioniere per eccellenza sono lo sparto pungente Ammophila arenaria (sin. Ammophyla littoralis) e il ravastrello Cakile maritima, ma anche la Salsola kali, e la Xanthietum italici.

Queste piante pur avvicinandosi moltissimo alla riva del mare non crescono direttamente immerse nell’acqua di mare, e nessuno ne ha mai testato l’utilizzo acquariofilo. Molto più interessante invece una pianta sconosciuta in questo hobby: la Salicornia. La Salicornia è un frutice della famiglia delle Chenopodiaceae (Amaranthaceae secondo la classificazione APG), comunemente diffusa su suoli salini presso stagni e paludi costiere.

Nelle depressioni infradunali delle spiagge pianeggianti, esistono delle comunità alo-igrofile solitamente detti salicornieti. Si tratta di ambienti difficili, le cui condizioni possono variare molto durante l’anno, durante le stagioni e durante lo stesso giorno. Dopo un periodo di siccità per intensa evaporazione le acque salmastre di questi ambienti possono superare in termini di salinità anche il 40‰, mentre dopo un improvviso acquazzone si può scendere anche al 10‰ .

Inoltre gli ambienti salmastri sono spesso in comunicazione con il mare, anche quando in apparenza non sembra, per cui risentono delle fluttuazioni della marea. Varie specie del genere Salicornia dominano vaste estensioni di velme emerse durante la bassa marea, precluse alle altre piante superiori.

Si tratta di basse piante carnose, di colore verde glauco (in autunno di colore rosso), hanno un portamento cespitoso, formante un cespuglio fittamente e irregolarmente ramificato fin dalla base, rami sono di consistenza erbacea e carnosa nelle porzioni terminali.

La salicornia è ancora più interessante della mangrovia per il possibile uso come filtro in acquariofilia, infatti rispetto alla mangrovia sopporta concentrazioni saline anche maggiori di quella marina mentre la mangrovia soffre del forte gradiente osmotico già a salinità intorno al 20‰ .

La Salicornia ha anche il vantaggio di non essere un’albero ma di avere dimensioni e portamento più gestibili dall’acquariofilo che volesse farne uso. La Salicornia non è una pianta tropicale quindi è molto meno esigente di una mangrovia sia per luce che per temperatura.

La Salicornia è anche relativamente facile da reperire: per i più avventurosi cresce spontanea anche sulle coste italiane, mentre per i meno temerari la fortuna è dalla loro parte perchè è una pianta coltivata per uso alimentare, è un prodotto tipico pugliese venduto come asparago di mare, saltuariamente di trova in qualche supermercato confezionata fresca e viva, ovviamente quella sott’olio non va bene.

La Salicornia condivide con la mangrovia e con quasi tutte le alofile la stessa fisiologia, e quindi gli stessi meccanismi di difesa dal sale in eccesso. Essendo una pianta emersa ha tutti i vantaggi descritti prima, ed esattamente come la mangrovia influenza la biologia della vasca e del fondo in cui crescono le sue radici.

Per chi volesse provare le virtù di questa pianta in alternativa o in integrazione alla mangrovia, consideri che la Salicornia non è adatta all’inserimento nella vasca principale poichè solo le radici crescono sommerse mentre i fusti devono stare all’aria.

Per chi ha poco spazio essendo la Salicornia una pianta di modeste dimensioni e considerando che andrà spesso potata, può essere inserita anche in apposite sump dentro l’armadietto che sorregge la vasca, utilizzando uno strato di fondo alto almeno 7 o 10 cm di sabbia o molto meno se MM, si distribuiscono le piantine in un sottile strato tra i 2 e i 5 cm di acqua.

Esistono molte specie tutte molto simili e difficili da riconoscere, per non avere dubbi se le prelevate in natura verificate che crescano effettivante vicino all’acqua di mare e non sia una delle specie più interne. Quella venduta a scopo alimentare è sicuramente adatta e la moltiplicazione per talea non dovrebbe recare problemi, ma si consiglia come nel caso della mangrovia di taleare o seminare usando una salinità molto + bassa e poi portarla progressivamente a livella del reef prima di immetterla in sump.

Salicornia fruticosa è annuale e quindi le piante vivono un anno, ma se le riproducete per talea usando i tanti rametti che potate per contenerla, avrete piante nuove tutto l’anno. I semi si possono trovare invendita su internet. La Arthrocnemum anche se appartiene ad un’altro genere è sempre una salicornia ma ha il vantaggio di essere perenne e quindi una sola pianta vive più anni. Salicornia e Arthrocnemum sono molto simili tanto da essere facilmente confusi anche dai botanici esperti, e sono comunque Considerate varianti della salicornia. Su internet trovate molte informazioni utili sia cercando un nome che l’altro.

BIBLIOGRAFIA

[1] Boston HL, Adams MS, and Madsen JD. 1989. Photosynthetic strategies and productivity in aquatic system. Aquat. Bot. 34: 27-57
[2] Bowes G. 1991. Growth at elevated CO2: Photosynthetic responses mediated through Rubisco. Plant Cell Environ. 14: 795-806.
[3] Botts PS, Lawrence JM, Witz BW, and Kovach CW. 1990. Plasticity in morphology, proximate composition, and energy content of Hygrophyla polysperma (Roxv). Anders. Aquat. Bot. 36: 207-214
[4] Wetzel1983, p.233
[5] Givan CV, 1979. Metabolic detoxification of ammonia in tissues of higher plant. Phytovhemistry 18: 375-382
[6] Kleiner D. 1981. The transport oh Nh3 and NH4+ across biological membranes. Biochim. Biophys. Acta 369: 41-52
[7] Lewis OAM. 1986. Plants and Nitrogen. Edward Arnold Publishers, LTD. Baltimore, MD, pp.27-29
[8] Armstrong W. 1979. Aereation in higher plants. Adv. Bot. Res. 7:225-332.
[9] Anderson MA and Morel FMM. 1982. The influence of aqueous iron chemistry on the uptake of iron by the costal diatom Thalassiosira weissflogii. Limnol. Oceanogr. 27: 789-813
[10] Barko JW, Adams MS, and Clesceri NL. 1986. Environmental factors and their consideration in the management of submersed aquatic vegetation.
[11] Kansas State College. 1967. Common Aquatic weeds of Kansas ponds and Lakes. The Emporia State research Studies.
[12] Dortch Q. 1990. The interaction between ammonium and nitrate uptake in phytoplankton. Mar. Ecol. Prog. Ser. 61: 183-201.
[13] Gundersen DT, Bustaman S, Seim WK,and Curtis LR. 1994. pH, hardness, and humic acid influence aluminum toxicity to raimbow trout (Oncirhynchus mykiss) in weakly alkaline waters. Can. J. Fish. Aquat. Sci. 51: 1345-1355.
[14] Winner RW and Gauss JD. 1986. Relationship between chronic toxicity and bioaccumulation of copper, cadmium and zinc as effected by water hardness and humic acid. Aquat. Toxicol. 8: 149-161
[15] Thurman EM. 1985. Organic Geochemistry of Natural Waters. Martinus Nijhoff/Dr W.Junk (Boston), 410, 412
[16] Nakada M, Fukaya K, Takeshita S, and Wada Y. 1979. The accumulation of heavy metals in the submerged plant
(Elodea nuttallii). Bull. Environ. Contam. Toxicol. 22:21-27
[17] Effects of Ammonium, Phosphate, and Salinity on Growth and Nutrient Contents of Seedlings of Mangrove Rhizophora mangle L. ( http://toptropicals.com/downloads/mangrove.pdf )
[18] sciencedirect.com http://tinyurl.com/26n9y7
[19] http://www.aquatronica.com/pdf_download/ita/sale_in_acquario_marino_IT.pdf
[20] http://193.205.131.135/cecilia/Biodiversita%20dei%20vegetali%20marini/2009-2010/15.Coral%20reefs%20BN.pdf
[21] http://www.mondomarino.net/articoli/index.asp?p=47&view=dett

Continua a pagina: 1 2

TAGallevamento mangrovie
  • Facebook
  • Twitter
  • Google+
  • Linkedin
  • Tumblr
  • Pinterest
  • Mail
Messaggio precedenteBetta sp Mahachai. Allevamento e riproduzione Next PostPlafoniera per T5 fai da te

articoli correlati

Le piante nell’acquario d’acqua dolce

E’ facile affezionarsi ai piccoli “terribili” Ancistrus

Piranha: la guida completa


Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA
Refresh

*

Link utili

Vitalis aquatic nutrition - mangimi per pesci d'acquario
Zeropixel digital marketing
Il portale di Acquariofilia
ACQUAPORTAL Portale on-line sull'acquariofilia by Zero Pixel S.r.l. Via Don Albertario 13 20082 Binasco(MI) Italia P.IVA e C.Fisc. 09110210961 - Cap. Soc. Euro 50.000,00int. vers. -Reg. Imp. Milano -REA 2069619 - Copyright © Zero Pixel S.r.l. - Tutti i diritti riservati

Iscriviti alla Newsletter

Resta sempre aggiornato con la newsletter di Acquaportal.it

Seguici su Facebook

  • Home
  • Chi siamo
  • Servizi
  • Pubblicità
  • Collabora con noi
  • Privacy
  • Cookie Policy (UE)
acquaportal
Gestisci Consenso Cookie
close
‎Utilizziamo i cookie per ottimizzare il nostro sito web e il nostro servizio.‎
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci terze parti Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
Preferenze
{title} {title} {title}