Il Cichlasoma sajica solitamente non è un ciclide molto apprezzato dagli acquariofili, sia per il comportamento “aggressivo” e per la sua livrea poco vistosa.
In questi giorni, isolando una coppia, composta da questo bellissimo maschio adulto e da una femmina altrettanto bella, sono riuscita a ottenere la riproduzione di questi bei ciclidi. Se tutto va bene, tra qualche mese, avrò l’acquario pieno di baby Sajica. Innanzi tutto, sia il maschio che la femmina, iniziano a scavare diversi buchi sul fondo dell’acquario (il mio l’hanno ridotto a un groviera!), esplorando anche cavità e ancorette (se ce ne sono).
Dopo 2-3 giorni, quando la femmina ha il ventre ben ingrossato, la coppia depone le uova nel luogo prescelto (nel mio caso in un’anforetta, nonostante tutti i lavori di scavo che erano stati fatti).
Dopo che sono state deposte le uova, la femmina non abbandona quasi mai l’anforetta (se non per mangiare) mentre il maschio sorveglia costantemente il territorio e a volte si sofferma all’entrata di quest’ultima per vedere se “tutto è a posto”.
Dopo 4-5 giorni le uova si schiudono e i piccoli si raccolgono sul fondo dell’anforetta. Ciò crea motivo di grande agitazione da parte dei genitori, che li osservano e li controllano sempre.
Gli avanotti nel mentre si sviluppano (dopo circa una settimana dalla schiusa, iniziano a nuotare), facendo dei saltelli e dei tentativi di nuoto.
Così i genitori prendono ad uno ad uno i piccinetti e li portano in una delle buche
Appena i piccoli sono più sicuri iniziano a nuotare un po’ per tutto l’acquario, rimanendo sempre però in una zona ben definita e sono sempre sorvegliati dai genitori. Si radunano solo la notte nell’ anforetta con la madre. La riproduzione dei Sajica è stata effettuata con i seguenti valori:
Questi valori non determinano la riproduzione dei Sajica, dato che sono una specie robusta che si riproduce, volendo, con le più svariate condizioni che trova (un pò come il C. Nigrofasciatum). In natura generalmente la coppia ha un determinato periodo di riproduzione che comprende soprattutto il periodo invernale e primaverile. Purtroppo in nature sopravvivono ben pochi piccoli e in acquario devo dire che un buon 80% se la cava egregiamente. Unica cosa se si possiede un filtro interno (come il mio) è bene isolare la zona dove viene aspirata l’acqua, così da evitare che qualche piccinetto venga assorbito dal filtro. Io tenevo insieme a questa coppia due C. Nigrofasciatum che hanno preso un bel pò di botte da entrambi i genitori e sonostata costretta a toglierli quando sono arriavte le uova non perchè avevo paura che le mangiassero, ma perchè rischiavano di essere uccisi entrambi.
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