Aquascaping
L’aquascaping si può definire come una branca dell’acquariofilia il cui fine principale è la valorizzazione dell’aspetto estetico del proprio acquario. Come già sicuramente noto pone le proprie radici sul concetto di Nature aquarium, introdotto dal maestro Amano, che prevede un’interpretazione della natura in chiave leggermente diversa dal quello che può essere ad esempio la ricreazione del biotopo, dove prevale più l’aspetto biologico, mediante la riproduzione delle condizioni chimico fisiche di un corso d’acqua, che quello artistico. La riproduzione della natura che ci circonda all’interno di 5 vetri, secondo una dimensione del tutto personale, ritraendo in tal modo, paesaggi non solo sommersi ma anche scorci di natura terrestre, quali angoli lungo le rive di un fiume, tratti di un bosco, passando talvolta dalla rappresentazione di un particolare dettaglio ad una visuale molto più ampia come una serie di colline o formazioni rocciose, rappresentazioni quest’ultime che vengono più esplicitamente definite come“landscape”. Le basi per realizzare un layout sono diverse, le più note sono sicuramente i layout a triangolo, centrale e concavo con le piante disposte ai due lati. Tuttavia in questi ultimi anni nuove tecniche stanno prendendo piede dando origine a disposizioni che talvolta si allontanano dal concetto di acquario naturale, per abbracciare un concetto di design più astratto, ma allo stesso tempo segnato dalla medesima armonia . E’ proprio questa libertà di espressione e la possibilità di sconfinare verso innumerevoli soluzioni che mantiene viva la mia passione per l’aquascaping. Per quanto possa sembrare strano, la maggior parte del tempo non viene dedicato al mantenimento della vasca, bensì alla progettazione del layout, che richiede particolari ricerche in merito a materiali d’arredo, accostamenti cromatici e morfologici tra piante, pesci e di nuove soluzioni stilistiche. In tutto questo non va dimenticato un principio fondamentale, ossia il rispetto verso gli esseri viventi con cui si opera: i pesci vanno scelti con la consapevolezza che non subiranno particolari stress e che saranno adatti al tipo di layout concepito. 
LIFE BETWEEN COLORSL’allestimento è stato avviato a fine dicembre 2011 ed è attualmente attivo:
la vasca, di misure 90x50x45 cm, è stata realizzata da un artigiano su mie specifiche. La profondità di 50 cm, un po’ insolita per acquari di questo genere, si è rivelata un grande aiuto per il miglioramento della prospettiva del layout.
L’illuminazione é fornita da una plafoniera sospesa con 4 neon t5 da 39W Osram 880 Skywhite. E’la prima volta che provo questo genere di luci ed offrono uno spettro bellissimo, ma ho ancora qualche dubbio in merito alla resa sulle piante.
Per quanto riguarda il filtraggio, utilizzo ormai da diversi anni un filtro eheim ecco 2236, caricato EHEIM SUBSTRAT pro e lana filtrante. Quest’anno ho sostituito le uscite in plastica con una coppia in vetro che danno indubbiamente un tocco estetico migliore. Inizialmente il set prevedeva un’uscita di concezione simile al famoso ADA Lily pipe, che però riduceva di molto la pressione in uscita compromettendo sia la circolazione dell’acqua e la corretta diffusione del CO2. Così da circa due mesi è stata sostituita con un DO-aqua Violet Glass·Jet JP-1 13D. Si tratta di un oggetto dalle dimensioni decisamente contenute che una volta posto su bordo della vasca risulta essere davvero poco visibile. A parte questo, ha permesso di ristabilire un’ottima circolazione dell’acqua.
Altri accessori relativi alla parte tecnica sono il riscaldatore esterno Hydor ETH200 e Impianto di CO2 askoll pro, munito di elettrovalvola.
Per l’allestimento mi sono affidato ancora una volta ad ADA, viste le esperienze passate positive. Il fondo è costituito da un primo strato di Wave Mastergravel, al quale è stato aggiunta una spolverata di batteri liofilizzati SHG Ri aktive e carbone attivo, il tutto è stato ricoperto da Aquasoil New Amazonia. Si tratta di una terra che si differenzia dalle precedenti versioni per un rilascio più lento dei nutrienti, motivo per cui richiede particolari accorgimenti in merito alla calibrazione della fertilizzazione di colonna. Gli arredi utilizzati sono dei legni Redmoor woods e rocce ADA seryu stone, La piantumazione effettuata al momento dell’allestimento ha permesso di contrastare il carico di nitrati tipico delle prime settimane di vita. Le specie presenti sono le seguenti: Bolbitis heudelotii, Cladophora aegagrophila, Cryptocoryne parva, Hemianthus callitrichoides, Micranthemum micranthemoides Microsorum pteropus narrow leaves, Microsorum pteropus trident, Miriophyllum matogrossense, Proserpinaca palustris, Riccardia graeffei, Rotala rotundifolia, Rotala macrandra, Vesicularia sp 
Infine la fauna, composta da circa 13 Puntius rhomboocellatus, 10 Iriatherina werneri ,5 Otocinclus affinis e un numero indefinito di Neocaridina Sinensis denticulata.
La vasca viene attualmente gestita fornendo un fotoperiodo di 9 ore di luce e 8 ore di CO2. Vengono inoltre somministrati 3 ml di Topica Plant nutrition plus al giorno ed effettuato una cambio settimanale del 40% mescolando al 50% acqua di rubinetto e RO. Lo sviluppo di questo allestimento è stato parecchio sofferto per i continui scompensi nutrizionali e la carenza di azoto a partire dal secondo mese di vita, motivo per cui ho tentato diversi fertilizzanti, dalla linea ADA, passando per easylife (Nitro) ed infine Tropica, che per quanto mi riguarda ha riconfermato l’efficienza già dimostrata in passato con un altro allestimento. Per concludere vorrei ringraziare l’amico Mirko Agasi e lo staff di Aquaportal per avermi permesso di condividere questa mia esperienza per la seconda volta! Sono passati diversi anni dal mio primo intervento e nonostante questo ricevo ancora delle e-mail da appassionati che mi chiedono informazioni in merito a quel piccolo acquario di 60 litri scarsi che fu la mia prima cavia. È’ quindi un grande piacere poter contribuire nuovamente e condividere quanto ho imparato in questi anni di attività, mantenendo così vivo lo spirito di partecipazione, linfa vitale delle comunità di appassionati come quella di Aquaportal. 
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