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Viaggi e Reportage Marino

Sharm El Sheikh: istruzioni per l’uso

15/12/20020

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Se non si vuole spendere molto, ma godersi un clima tropicale e un mare ricco di flora e fauna, regalarsi una vacanza a Sharm El Sheikh è la soluzione migliore.

Situata sulla punta meridionale della penisola del Sinai, la città di Sharm El Sheikh è diventata famosa per il suo splendido mare fin da primi anni ’70. Già all’epoca, gli israeliani, che occuparono la penisola egiziana, capirono subito l’importanza, oltre che strategica, anche turistica della zona.

Alcune delle tante foto che si possono comprare a Sharm El Sheikh.

Di fatti furono loro a costruire i primi alberghi.Oggi Sharm di turistico conserva solo il nome, poiché la Sharm nuova, meglio conosciuta come Naama Bay è diventata il vero centro ricreativo e turistico della zona. A Naama Bay, si concentrano centinaia di alberghi di tutte le categorie. Ci sono negozi e locali per tutte le esigenze e non mancano centri commerciali e attrazioni per il divertimento.

Quanto si spende?

Le cifre possono variare rispetto a molti fattori. Primo fra tutti la categoria a cui appartiene l’hotel. In media, per un 4 stelle si spende all’incirca 1300 € a coppia in pensione completa, ma non è raro trovare dei last minute a cifre veramente basse, intorno cioè agli 800 €, sempre per coppia. Ricordatevi però, che spesso i last minute sono un’incognita, quindi tutto dipende dal vostro spirito di adattamento e se avete voglia di rischiare o meno. Per chi non lo sapesse, quando leggete nei last minute “formula roulette” significa che l’hotel vi verrà assegnato poche ore prima di partire o bene che va, qualche giorno prima: se siete fortunati vi può anche capitare un 5 stelle, ma se siete sfortunati…

Cosa serve per entrare in Egitto?

Prima era obbligatorio avere con se il passaporto, ma dal 2002 è possibile entrare in Egitto anche solo con la carta di identità e due foto tessera.

Che tipo di moneta conviene portare?

Euro e dollari sono accettati ovunque con lo stesso rapporto (1€ = 1$), ma consiglio, se riuscite a procurarveli in banca, di portare con se direttamente lire egiziane. Vi dico questo, perché spesso nei bazar e nei piccoli discount, soprattutto all’aereoporto, i prodotti sono prezzati in lire egiziane e se non avete queste, i negozianti ti possono chiedere tranquillamente 6 € per un prodotto che costa invece 6 lire egiziane! Se teniamo presente che una lira egiziana vale circa 0,2 € ci rendiamo conto che qualcosa non va… Inoltre, anche cambiare i soldi in loco, non è molto conveniente, quindi, ripeto, se avete la possibilità di trovare lire egiziane in banche italiane è meglio. Vi ricordo infine che una lira egiziana si suddivide in 100 piastre; In circolazione ci sono banconote da 20, 10, 5, 1 lire egiziane, tutte della stessa dimensione, ma di differente colore a seconda del valore. Le piastre sono emesse in banconote da 50, 25, 10 e 5, e monete da 5 e 10. Quindi fate attenzione a non confondere le banconote in piastre con quelle in lire!

Come sono gli alberghi?

Come già detto, si trovano alberghi per tutti i gusti: dalle catene più prestigiose, fino a pensioni di una stella. Gli alberghi più belli, di solito, sono fuori dal centro di Naama Bay e a ridosso della spiaggia o della barriera corallina, tipo il famoso HOTEL CORAL BAY RESORT & CASINO, dove c’è anche lo Smaila’s, e molti altri che non sto a menzionare, perché altrimenti non finirei più. Per chi può interessare io sono stato al Baron Resort http://www.baronhotels.com/sharm_main.htm anch’esso situato al di fuori di Naama Bay e precisamente a Ras Nasrani Bay. L’albergo in questione è veramente pulito, ha una bellissima barriera corallina proprio a ridosso della spiaggia e offre tutti i confort possibili. Unico neo è stata l’animazione, praticamente un branco di morti viventi. Non me ne vogliano, ma erano proprio “anticoinvolgenti”. Male che va, se proprio non potete fare a meno di balletti, danze di gruppo, giochi o show, potete partecipare alle animazioni dell’hotel adiacente che si chiama Blu Club Conrad Internationale, anch’esso molto bello.
Gli hotel 4 e 5 stelle sono di solito molto grandi, hanno dei giardini molto curati e spesso più di una piscina, ma non è detto che alla fine, si siano guadagnati meritatamente queste stelle. Di fatti non è raro che persone tornate da Sharm, si lamentino per il servizio che hanno avuto, e spesso da hotel di 4 stelle… Quindi occhio, non è tutto oro quello che luccica!
Non vi preoccupate, infine, se il vostro hotel è distante dal centro di Naama bay, perché praticamente tutti gli hotel offrono un servizio navetta gratuito andata e ritorno.

Il mare, la spiaggia e il territorio.

Volevo scrivere del mare alla fine di questo articolo, ma correvo il rischio che in pochi arrivassero a leggerlo fino in fondo, quindi ve ne parlo ora.
Il mare è l’oro di Sharm, in tutti i sensi, perché se lo escludiamo, c’è solo deserto…
Il mar rosso, dopo la barriera corallina Australiana, è il mare con il più alto numero di specie animali marine: pesci, crostacei, celenterati, echinodermi, ecc…

E’ come nuotare in un grande acquario, saturo di pesci di infiniti colori! Bellissimo! A chiunque verrà voglia di infilarsi una maschera e sbirciare tra i coralli, anche chi con l’acqua non è mai andato d’accordo.
Come già detto, di solito gli alberghi sono costruiti su posizione strategiche, cioè davanti a scorci di barriera corallina di un certo interesse; la maggior parte di questi sono dotati di pontili che superano il “tetto” della barriera, per terminare praticamente dove inizia lo sprofondo, delimitato dalla barriera stessa.


Il termine del “tetto” della barriera corallina che ha inizio dalla riva.

Maschera, boccaglio e pinne, quindi, sono indispensabili da portare, anche se sulla spiaggia o in hotel trovate chi affitta il materiale per fare snorkeling.
Per chi vuole provare l’ebbrezza delle immersione, il mar rosso è il luogo adatto, sia per i principianti che per i più esperti. Sono tanti, infatti, i centri diving presenti sulla costa e quasi ogni hotel ha il suo. I costi sono all’incirca gli stessi che si praticano in Italia, ma con la differenza che là il mare… è decisamente più spettacolare. Potete decidere di prendere il brevetto PADI (250-300 €, il corso dure in media 3-4 giorni), oppure fare un minicorso con due immersioni, ma senza il rilascio del brevetto (140-150 €, il corso dura due giorni).

Volevo aggiungere che non è assolutamente vero che fare snorkeling e fare immersioni è la stessa cosa… Immergersi significa entrare in un altro mondo, nel vero senso della parola e le emozioni che potete provare non sono minimamente paragonabili con quelle provate in superficie. Non fatevi sfuggire quest’occasione, soprattutto se restate a Sharm per due settimane.

La spiaggia è corallina, quindi non è finissima, ma abbastanza granulosa. Sui deplian turistici viene spesso consigliato di portare con se delle scarpe di gomma o delle ciabatte, per non ferirsi con i coralli. Beh, diciamo che il rischio di ferirsi camminando sulla spiaggia è veramente basso, poiché questa viene giornalmente pulita dagli inservienti degli hotel e quindi è molto raro che sulla spiaggia ci siano pezzi di corallo che possono risultare taglienti. Basso è anche il rischio di tagliarsi camminando sul tetto della barriera che è praticamente a ridosso della spiaggia, poiché questo è ormai talmente usurato dai continui passaggi di persone che è diventato una sorta di fanghiglia e molte probabilmente le sporgenze coralline più pericolose sono state anche rimosse. Solo a pochi metri dallo sprofondo e quindi verso la fine del tetto della barriera, compaiono i primi coralli duri.

La mattina, fino alle ore 14, la bassa marea fa affiorare quai totalmente la barriera corallina. Sollo sfondo si può vedere l’isola di Tiran.

Probabilmente l’unico rischio di ferirsi è durante lo snorkeling. Basta sfiorare i coralli per tagliarsi, quindi fate attenzione. Vedrete molte persone con parti di braccia, gambe o dita dei piedi bendati… è un classico, ma niente di grave.

Oltre al mare, nel Sinai c’è il deserto, ma non il deserto che uno può immaginare e cioè con dune di sabbia, ma un deserto roccioso e polveroso. Il colore è quello della sabbia, ma per la stragrande maggioranza è roccia. Resta comunque molto suggestivo, soprattutto vedere queste montagne, o forse sarebbe meglio chiamarle colline, che si ergono all’improvviso nel deserto.

Insomma, il mare è il massimo e in 4 ore di aereo si arriva a destinazione, quindi noi italiani possiamo ritenerci fortunati. Una cosa voglio però sottolinearla, la barriera è messa molto male, probabilmente ai più sfuggirà questo particolare, ma gran parte dei coralli che possiamo ammirare davanti agli hotel (e non solo, perché anche al parco nazionale di Ras Mohammed la situazione è simile) è in fase morente. Sono spesso ricoperti da alghe “mucillaginose” e hanno colori spenti, rispetto a come dovrebbero essere se si trovassero in condizioni diverse. I pesci, invece, sono ancora tantissimi e coloratissimi e già a pochi metri dalla riva li possiamo ammirare.



Foto scattatate a pochi metri dalla riva.

Gli Egiziani di Sharm El Sheikh

L’Egitto è probabilmente uno dei paesi africani più “ricchi”, ma resta sempre molto povero rispetto ai paesi dell’Europa occidentale e non solo. Uno stipendio medio si aggira intorno i 200 euro al mese e la povertà è molto diffusa. Non è quindi facile giudicare un popolo quando non puoi capire in prima persona certe situazioni. Di fatti, le prime impressioni non sono positive. Sono dei grandi opportunisti, dei ruffiani e soprattutto poco affabili. Il loro unico scopo sembra essere quello di spuntare il prezzo più alto. A volte la loro spregiudicatezza sfocia nella disperazione più assoluta: non ti fanno uscire dal negozio fino a quando non gli compri qualcosa o gli alzi la voce per dire “NO, GRAZIE”, ti fanno sentire in colpa… Non voglio fare di tutta un’erba un fascio, ma la situazione è abbastanza simile per gran parte dei venditori. Esistono delle eccezioni, ma non è facile imbattersi.
Preciso, e l’ho scritto anche nel titolo di questo paragrafo, che sto parlando degli egiziani di Sharm, cioè di persone che si trovano in questa località solo per vendere o per lavorare negli hotel. Inoltre la gran parte dei negozianti che vedrete non sono i titolari del negozio, ma bensì dei semplici commessi. Per dirla in breve, quasi tutti gli egiziani che si trovano lì non sono di Sharm, ma di località vicine o de Il Cairo. Forse gli unici veri egiziani autoctoni del luogo si trovano a Sharm vecchia.
Per finire poi, noterete, o meglio non noterete circolare donne egiziane. Le poche che si vedono sono anche loro lì in vacanza e probabilmente sono mogli di egiziani ricchi. Perché questo? Per due motivi: il primo è perché, come già detto, molti degli egiziani che si trovano lì, ci stanno per lavorare e lasciano le mogli a casa perché costerebbe troppo pagare l’affitto di un letto anche per la moglie ed eventuali figli. Inoltre dormono in appartamenti sovraffollati per ridurre al minimo le spese d’affitto. Il secondo motivo, invece, è abbastanza particolare; gli uomini egiziani considerano le proprie donne estremamente intelligenti, ma le reputano altrettanto lente nel fare le cose, quindi, non adatte a lavorare negli hotel o nei negozi, dove la rapidità è il primo fattore richiesto.
Insomma la situazione di queste persone non è certo paragonabile alla nostra, quindi da un lato mi sento di giustificare certi atteggiamenti che a volte possono sembrare esasperati.

Gli acquisti, le contrattazioni e gli Italoegiziani

Italoegiziani??? Ebbene sì, forse non lo sapevate, ma la gran parte degli egiziani che si trovano nel Sinai sono di origine italiana! Naturalmente questo non è vero, ma sentirete spesso dire dai venditori che sono di origine italiana, che hanno la fidanzata in Italia o che addirittura uno dei suoi genitori è italiano! Lo fanno soprattutto per attirare l’attenzione e per sembrare più simpatici, anche perché a Sharm El Sheikh, il 90% dei turisti sono italiani!
Ogni egiziano a Sharm ha il suo nome in italiano che rispecchia in qualche modo il suo nome vero. Tutti parlano italiano più o meno bene, quindi se non sapete l’inglese poco importa, anzi, molti sanno solo l’italiano oltre all’egiziano naturalmente. Alcuni lo parlano veramente bene, fino a pronunciare correttamente anche la “P” che per loro è veramente un’impresa e che spesso diventa una “B”. Altro problema lo incontrano con le vocali… provate a far dire “aiuola” ad un egiziano… vi farete 4 risate tutti insieme. Molti si divertono a prenderci in giro con i dialetti: c’è chi parla romano, chi parla napoletano, ma quello che più mi ha impressionato sono quelli che parlano in dialetto milanese! Non sto parlando della semplice cadenza milanese né? Ma proprio di dialetto milanese! Poi troviamo varie insegne tipicamente italiane, di cui alcune con errori abbastanza banali, tipo “Il pappiro di Ciro”, “Pizeria Italia” ecc. ecc. Beh, insomma, sono molto simpatici, ma come già detto, anche molto ruffiani, quindi non vi fate abbindolare.
I negozi sono ovunque, compreso negli hotel, ma se volete fare acquisti è bene andare a Naama Bay o al limite a Sharm vecchia, dove si riescono a spuntare prezzi sicuramente migliori, mentre negli hotel difficilmente contrattano e hanno prezzi molto più alti.

Contrattare è d’obbligo! Le guide turistiche o delle agenzie vi diranno questo sottolineando che per loro è tradizione contrattare e che se non lo si fa, si offendono… Sinceramente non sono mai riuscito a capire il senso di questa cosa, perché sono sicuro che se gli dai subito quanto ti chiedono per un oggetto, sarebbero gli uomini più felici del mondo! Probabilmente tra di loro è normale, ma non credo proprio che non dormano la notte se non hanno contrattato con qualche turista e gli hanno venduto qualcosa a prezzo pieno ;-). Per noi turisti è obbligatorio contrattare più che altro perché il primo prezzo che vi fanno è almeno 10 volte superiore a quello reale e che permette comunque un buon margine al negoziante. Quindi armatevi di buona speranza e molta pazienza, perché sono veramente tosti! Ti fanno sedere in un salottino, ti offrono da bere, da fumare, da mangiare e dopo che hai scelto tutti i tuoi ricordini da portare ad amici e parenti, inizia la contrattazione. Ci sono negozianti con i quali puoi spuntare ottimi prezzi, mentre con altri, che magari si trovano in punti più di passaggio, tipo le vie principali, resta più difficile ottenere prezzi giusti.
Vi porto una mia esperienza personale. Cercavamo un bel papiro gigante da mettere su un muro della nostra camera… Vedrete che ci sono diverse misure di papiro, e quello che abbiamo comprato noi era proprio il più grande in assoluto (lungo circa 190 cm e alto 70). Abbiamo girato vari negozi e il prezzo più basso che abbiamo trovato è stato di circa 200 euro!! Eravamo abbastanza demoralizzati, perché la cifra era pazzesca, fino a quando non ci siamo imbattuti in un negozio, abbastanza defilato dalle due vie principali e ci ha fatto spendere 140 lire egiziane! E vi assicuro che il papiro era identico agli altri che avevamo visto, con tanto di certificato. Un bel colpo insomma, tanto che il venditore, di nome “Giuseppe” ci ha detto di dire in giro che lo avevamo pagato 140 €! Nei giorni seguenti siamo tornati sempre nello stesso negozio a comprare il resto dei souvenir e abbiamo portato con noi anche altre persone che avevamo conosciuto in vacanza.
Quindi, l’altra parola d’ordine è “girare”. Non fermatevi al primo negozio che incontrerete..
Altra particolarità sono quelli che io definisco “brokerfriend”. Sono cioè degli egiziani che vi fermano per strada, che parlano molto bene italiano e che iniziano a farvi delle domande su come vi trovate a Sharm, quali escursioni avevate fatto, cosa ne pensate degli egiziani ecc. ecc.. Dopo 4-5 domande vi invitano a seguirli per andare a visitare il loro negozio o il negozio di un amico. Se vi va potete anche seguirlo, col rischio però di farvi anche un km a piedi per raggiungere la destinazione. Non vi preoccupate, non vi deruberanno o fregheranno, non ne avrebbero nessun motivo e soprattutto non gli converrebbe. Pensate se solo girasse la voce che gli egiziani fanno di frequente borseggi o derubano i turisti… sarebbe un totale collasso commerciale. Sono furbi, ruffiani e a volte disperati sì, ma non sono cattivi e neanche ladri.
Cosa comprare di bello e caratteristico? Di caratteristico probabilmente solo i papiri, perché per il resto propongono oggetti che sono tipici di altre culture, tipo i “narghilè” o “arghilè” oppure le spezie, i cuscini ricamati ecc. ecc. Dicono che conviene comprare l’oro e l’argento, che costa molto meno, ma è anche vero che spesso ti propongono un argento di bassa qualità (800 e non 925) oppure dell’oro rosso da 15 carati. Anche le pietre dure hanno dei buoni prezzi, come i turchesi, i lapislazzuli ecc. ecc., ma consiglio di comprare queste cose solo se siete degli intenditori, altrimenti la fregatura è dietro l’angolo.
Oggetti molto carini sono i vari porta profumi o vasetti di vetro soffiato, tutti lavorati, da abbinare alle varie essenze che ti propongono. Io consiglio di comprare l’essenza all’oppio, veramente buona! I prezzi delle essenze sono molto cari, su quelle c’è poco da contrattare…

Le escursioni e i divertimenti

Le agenzie turistiche vi proporranno, una volta in loco, varie escursioni, tipo la cammellata nel deserto (preparatevi a sopportare dolori atroci!), la motorata sempre nel deserto, la visita al parco nazionale di Ras Mohammed, l’uscita in barca all’isola di Tiran, il bagno al lago salato, la cena beduina, l’ascesa al monte Sinai, le piramidi di Giza, Luxor e molte altre. Il mio consiglio è quello di provarle tutte! Ma spesso in una settimana questo non è possibile, però se avete deciso di restare due settimane, se vi organizzerete bene, riuscirete a fare gran parte delle escursioni.

In alto a sinistra, vediamo l’ingresso al parco nazionale di Ras Mohammed con le pietre centrali che riproducono la scritta Alla. Sopra uno scorcio del lago salato; a sinistra l’immancabile cammellata.

Un consiglio che vi do è quello di non prenotare subito la vostra escursione tramite l’operatore di viaggio con cui siete partiti, ma di chiedere alle tante “società” che ci sono in loco che fanno anche loro la stessa cosa. Praticamente troverete nell’hotel o al centro di Naama Bay, svariate persone che vi invitano a partecipare alle escursioni che vi ho menzionato prima, a prezzi più bassi di quelli proposti dal vostro operatore. Inoltre non cambia assolutamente niente.
Anche i divertimenti non mancano. A Naama bay ci sono alcuni giochi molto particolari, tipo il lancio con l’elastico all’interno di una struttura di metallo sferica, il lunapark con giochi per i bambini, il circuito di kart ecc. ecc. Non mancano poi locali caratteristici in cui poter fumare l’arghilè seduti su dei cuscini e altri commerciali tipo il Mc Donald, l’Hard Rock Cafè e svariati Bowling. Di bello ci sono poi i tanti Casinò, molto carini e superluminosi. Le discoteche, se devo essere sincero non le ho notate, anche perché credo che la gran parte degli hotel ha la sua personale al proprio interno.

I beduini e i Taxi

Imparerete a conoscere anche i beduini. Questi praticamente sono una sorta di zingari egiziani, con una loro cultura e un loro modo di essere e di vivere diverso dagli egiziani. Non pagano le tasse, vivono soprattutto di mercati illeciti come quello delle droghe leggere e i cammelli sono la loro moneta di scambio. Molti di loro hanno saputo sfruttare al meglio il turismo, organizzando cene particolarmente suggestive e le ormai famose cammellate nel deserto. Vendono ai turisti particolari collane realizzate da loro, the, e spezie varie. Ma il loro principale sostentamento è l’elemosinare, che viene affidato alle donne e ai bambini. Noterete molti di questi chiedere dei soldi o degli oggetti e soprattutto noterete che mai vi diranno grazie o vi faranno un sorriso, ma staranno ancora lì a chiedervi altri soldi. Sono fatti così ci hanno detto…


Una bambina beduina, mentre chiede l’elemosina.

Beduino è anche sinonimo di Taxi. Vedrete girare per la città centinaia di Taxi sgangherati e pieni di lucine; macchine degli anni ’70 guidate appunto da beduini che hanno deciso di fare questo lavoro, piuttosto che scambiarsi cammelli. Molti di loro non hanno neanche la patente! Il vantaggio sta nel fatto che sono molto meno cari dei Taxi egiziani. Se ad esempio con un Taxi egiziano spendevamo circa 30 lire egiziani per farci riportare in hotel (che distava circa 18 km dal centro), con un taxi beduino ce la cavavamo anche con 15 lire egiziane. Inoltre, molti di questi tassisti stazionano di persona lungo le strade principali di Naama bay sempre pronti a chiedervi se avete bisogno di un taxi, i quali, non possono sostare in quelle strade e quindi sono posteggiati al di fuori dell’area del centro.
I beduini parlano pochissimo l’italiano e altrettanto poco l’inglese.
Tutti guidano abbastanza veloce e di notte vanno in giro con le luci spente! Sì avete capito bene, proprio con le luci spente. Noterete anche svariati dossi artificiali per far rallentare le macchine. Questi dossi, al contrario dei nostri, sono molto alti e di ferro o cemento, quindi se ci vai sparato con la macchina, ti giochi sospensioni e non solo… Lo dico soprattutto a chi avrà intenzione di affittare una moto o una macchina. Fate molta attenzione.

Il clima

In Egitto fa caldo sempre tutto l’anno. D’inverno la temperatura è comunque mite e scende sotto i 15 gradi solo la notte. D’estate, da giugno ad ottobre fa un caldo bestiale, anche la sera!! Quando leggerete che la notte la temperatura scende e quindi si consiglia di portare qualcosa per coprirsi, beh.. in estate non è proprio vero. La temperatura scende sì, ma passa da 45° a 30° gradi, quindi fa sempre caldo. Però qualcosa per coprirsi è sempre bene portarsela, più che altro perché negli hotel, nei ristoranti e soprattutto nei casinò, l’aria condizionata è sempre al massimo! Se avete in mente, già prima di partire, di fare l’escursione sul monte Sinai, allora portatevi anche un bel maglione e un giubbino di quelli leggeri che si richiudono a marsupio, perché sul monte, la sera e la mattina presto, fa veramente freddo!


Un’altra foto comprata in loco.

Non dimenticatevi di portarvi almeno un flacone di crema protettiva fattore 15 e un flacone di crema doposole. Se avete già una pelle scura, usate sempre un abbronzante con un minimo di protezione, ve lo consiglio vivamente.
Di solito tira sempre un po’ di vento durante il giorno, ma questo non è sempre vero. Nel mio caso quest’anno, dal lunedì fino a tutto il giovedì non c’è stato un alito di vento e si stava da Dio! Mentre il venerdì e il sabato ne ha tirato parecchio. Se avete in programma un’escursione in barca… sperate che non tiri vento, perché il mal di mare con annesse conseguenze, non è affatto raro!

La religione

L’Egitto è un paese musulmano, ma non integralista. Si è liberi di scegliere la propria religione e anche le donne possono decidere se indossare o meno i veli per coprirsi. Ci sono tuttavia delle regole da rispettare, tipo il non mettersi in topless o il girare vestiti in modo troppo provocante. Inoltre nelle moschee è d’obbligo per le donne, anche straniere, indossare una sorta di mantello per coprirsi e per tutti entrare scalzi.

Conclusioni

Penso di aver detto tutto o almeno le cose più importanti. Consiglio a tutti una vacanza del genere, non solo perché è poco costosa rispetto a mete più lontane, ma anche perché per noi acquariofili è veramente un paradiso e per fare le prime esperienze da sub è l’ideale! Inoltre, se il vostro scopo è anche quello di tornare a casa “marocchini”, allora non avrete problemi di sorta. Buona vacanza! 😉


Momenti della “motorata”.

 

 


TAGSharm El Sheikh
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