Questo progetto torna utile in quei periodi in cui la temperatura ambientale è alta al punto tale da far salire pericolosamente quella dell’acquario.
Sostituisce in modo più estetico, pratico e funzionale il vecchio sistema del ventilatore con il vantaggio di essere associato ad un termostato tarato in modo tale che, superata una certa temperatura (es.27°C), l’attivazione delle ventole aiuti a far ripristinare la temperatura dell’acqua a circa 25°C, oppure, nel caso di afa eccessiva,almeno a limitarne l’innalzamento. Il telaio descritto monta 5 ventole a 220 volt grandi (12×12 cm) da 19watt l’una. Tale soluzione si è dimostrata, da prove effettuate, ideale per una vasca di circa 200 litri (lordi) 100x40x50cm montate a 45° circa rispetto la superficie dell’acqua. Per misure maggiori sarà necessario aggiungere altre ventole calcolando, in base al costo delle ventole, se sarà più conveniente la costruzione di una soluzione del genere o l’acquisto di un refrigeratore. Comunque per vasche fino a 300 litri la soluzione proposta in questo articolo è l’ideale dal momento che ha sicuramente anche un impatto estetico maggiore di un classico ventilatore. A proposito del ventilatore: molti acquariofili lo collegano in parallelo al timer delle luci in modo tale da tenerlo acceso per tutto il foto-periodo senza considerare l’ipotesi di aggiungere un termostato il quale ‘interviene’ solo in casi di assoluta necessità contribuendo anche al risparmio energetico. Attrezzatura necessaria Trapano Materiale necessario
Costruzione Attenzione circuito alimentato a 220 V. Porre la massima attenzione !!
Serrare le viti con rondella e dado (come da schema seguente) per ogni singola ventola;
Tutte le ventole andranno collegate, tra loro, in parallelo come da schema seguente : Per il collegamento della messa a terra (fig.2a) utilizzare i “capicorda” crimpandoli con una pinza sui fili spelati (per collegare la ventola successiva andranno avvitati 2 capicorda per ogni vite, quindi andranno preparati degli spezzoncini di filo con un capocorda per lato):
Passare poi a collegare tutte le ventole in parallelo tra di loro utilizzando il filo unipolare con i faston ed i cappucci di protezione(fig.2b). Coloro i quali vorranno cimentarsi nella costruzione di un tipo di termostato in kit potranno scegliere di acquistarlo in negozi di componenti elettronici potendo scegliere tra varie case (Nuova Elettronica,GPE-Kit,Else-kit,Futura Elettronica ecc.). Il modello da scegliere dovrà, chiaramente, coprire un range di temperatura tipico da 0° a 50°C, l’importante è che sia coperta la gamma tra 23° e 35°). Una volta scelto il termostato cercheremo di alloggiarlo nella scatoletta in plastica fissandolo con una punta di colla a caldo o con un pezzetto di gomma-piuma avendo cura di far uscire i fili dal foro laterale (fig.3 a) e far passare gli stessi dalla cuffia in plastica debitamente forata (fig.3b)
Prepareremo adesso la ventosa di fissaggio della sonda:
A questo punto passeremo all’isolamento della sonda ed il fissaggio con tubetto termorestringente. Infileremo la sonda a meta di uno spezzonino di 15cm di tubo piegando al contrario la parte eccedente come da figura 5 a; riscalderemo poi, con un comune phon, il tubo al punto tale che si sarà ritratto in modo aderente al filo (fig.5b).
Il tubetto piegato a “U” andrà poi stretto alla ventosa con la fascetta (fig.6 a) ed andrà posizionato su un lato della vasca in modo tale che anche quando il livello scenderà, per effetto dell’evaporazione, la sonda sia sempre sommersa (fig.6 b)
Nella fase di taratura del termostato, posizioneremo la sonda in una bacinella d’acqua fredda assicurandoci che il termostato non sia attivato (ventole spente). Immergeremo un termometro nella bacinella ed aggiungeremo man mano dell’acqua calda in modo da far salire la temperatura ai livelli “quasi critici”per i nostri ospiti (28-29°c). Quando la temperatura sarà arrivata al livello desiderato regoleremo il punto di taratura del dispositivo in modo da far innescare il termostato (solitamente quando la temperatura scende di 2 gradi rispetto a quella impostata, la maggior parte dei termostati ritorna in situazione di riposo (ventole spente). Ricordo che l’apparecchiatura funziona a 220 volt ed in presenza d’acqua il rischio è maggiore. Porre massima attenzione ai collegamenti ed agli isolamenti . |
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Guida alla costruzione artigianale di un gruppo di ventole termostatato
23/12/20140
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