Un ovoviviparo Straordinario: Dermogenys PusillusIl titolo di questo articolo potrebbe trarvi in inganno, dato che ho usato la parola ‘straordinario’, ma se prendiamo un vocabolario e leggiamo la definizione, capirete che il Dermogenys Pusillus ha poco di ‘ordinario’ e molto di ‘straordinario’. L’uso di questo aggettivo, quindi, è rivolto a sottolineare quei casi che eccedono il normale o il comune e in acquariofilia, vedere un pesce con queste caratteristiche non è certamente cosa di tutti i giorni. Stiamo parlando del Dermogenys Pusillus, anche conosciuto come Halfbeak (mezzo becco) o anche come Wrestling Half beak (mezzo becco combattente). Perchè straordinario quindi? Perchè in acquariofilia ci si aspetta di vedere pesci con colori sgargianti, sempre in movimento, cose che non riguardano il dermogenys, ma soprattutto perchè questo simpatico e un po’ tonto (dirò poi perchè) pesce ha delle caratteristiche insolite che lo rendono particolare in tutto e per tutto.
La mia esperienza con il Dermogenys Pusillus ha inizio nel negozio di un mio carissimo amico, nonchè collaboratore anche lui di questo portale, Costantino Orlandi. Più volte chiesi a Costantino di trovarmi qualche ovoviviparo particolare, per avere la possibilità di riprodurlo e studiarlo. Fu così che verso la metà di Marzo di questo anno (2001) mi telefona e mi dice che è riuscito a trovare questi singolari pesci. Prendo tutti gli esemplari che aveva a disposizione (4, tre femmine e un maschio), ma quando torna a casa, purtroppo, una femmina era già morta, molto probabilmente per lo stress del viaggio (3 ore di macchina) o per essersi danneggiata il ‘rostro’. Quest’ultimo, il rostro appunto, è una delle caratteristiche che rendono questo pesce straordinario e delicatissimo allo stesso tempo e che lo definisce nel suo nome in inglese e non solo: mezzo becco.
Guardando i Dermogenys Pusillus dall’alto (come in foto) , si nota che il becco inferiore ha come delle ‘alette’ laterali trasparenti che triplicano l’area di contatto con la superficie dell’acqua. Questo sicuramente aiuta il pesce nel risucchiare le prede, perchè la sensazione è proprio quella che le risucchi, per poi masticarle.
Restando in tema di ‘rostro’, spieghiamo anche perchè ho definito questo pesce un po’ tonto. Purtroppo il loro più grande difetto è quello di sbattere violentemente contro le pareti dell’acquario, il filtro o qualunque cosa capiti nella loro traiettoria.
Non sono ancora sicuro se con il tempo il becco storto possa raddrizzarsi, ma sono sicuro che provoca molto dolore al pesce nel caso si piegasse o rompesse, causando perfino la morte. Adesso sappiamo tutto sul ‘rostro’, ma ancora poco sul pesce che se lo porta in giro. Vediamo quindi di andare più sul tecnico e vedere come ho ottenute le riproduzioni e sfatare qualche notizia su questo pesce.
Sono ottimi saltatori, quindi fate attenzione a dove li sistemate. Io li ho riprodotti in un 30 l con coperchio a compasso e non ho avuto problemi, mentre i figli li ho fatti crescere in una vasca aperta adiacente ad un’altra e spesso, se il livello dell’acqua era alto, trovavo dei Dermogenys di 2-3 mesi che erano saltati dall’altra parte. Ora conosciamo meglio questo pesce e possiamo parlare della riproduzione e del momento della copula.
Ancora non è avvenuta la copula. Il maschio a questo punto ha la testa all’altezza del buco urogenitale della femmina (come possiamo vedere in foto) e sembra guardarlo come per capire il momento giusto in cui deve fecondare. Questa posizione è molto simpatica, perchè il maschio si sposta all’unisono con la femmina, la quale sembra ignorare il tutto, ed ? straordinario vedere questo pesce in quella posizione (a 3 cm sotto la superficie) muoversi a scatti come una specie di colibrì. Arrivati a questo punto, il maschio, con dei colpi decisi fa ?sbattere? il suo andropodio nel buco urogenitale della femmina, sempre dopo essere tornato nella posizione a ‘colibrì’: io ho visto il maschio compiere anche 5 scatti di seguito con la femmina che sembrava non capire niente di quello che stesse succedendo. Non so se in quei momenti il maschio deposita sempre il proprio sperma dentro la femmina o se sono solo dei tentativi. Probabilmente la maggior parte saranno dei tentativi, visto che il maschio è spesso intento alla copula, anche se molto meno insistentemente di un Guppy o di uno Xipho. Il primo parto l’ho riscontrato il 4 aprile. Entrambe le femmine partorirono. Gli altri parti si sono verificati il 25 Aprile, il 15 maggio, il 2 giugno e l’ultimo proprio pochi giorni fa il 24 giugno. Facendo una semplice media, notiamo che il parto avviene all’incirca ogni 20-21 giorni.
Non ho notato parti prolungati come scritto in altri articoli o libri. Nel giro di un giorno le femmine partoriscono tutti gli avannotti. Probabilmente il merito è anche del maschio, molto attivo e in ottima salute, come del resto le femmine. Quando prossime al parto, quest’ultime hanno un ventre rigonfio visibile in particolar modo dall’alto o dal basso e hanno la parte posteriore del ventre molto più pronunciata (un po’ come le femmine dei guppy pochi momenti prima di partorire).
Gli avannotti di Dermogenys Pusillus sono lunghi all’incirca 8-9 mm e riassorbono il sacco vitellino (anche se poco visibile) in poche ore.
Nutrirli inizialmente non è stato facile, poichè accettano solo cibo che si trova in superficie e non gradiscono molto i mangimi commerciali finemente tritati. Il rimedio è quello di allestire una vasca per l’accrescimento molto bassa, con un’acqua che non superi i 10 cm di altezza. In questo modo se vengono somministrati naupli d’artemia, i problemi nel trovare il cibo vengono superati dai piccoli di Dermogenys. Io ho anche usato del mangime industriale per avannotti di trota ed era l’unico mangime secco che gradivano. Da alcuni giorni ho isolato delle femmine per vedere se anche loro, come i poecilidi, conservano lo sperma del maschio per fecondare altre uova, inoltre sto cercando di capire, come detto prima, se il rostro piegato con la crescita del pesce tende a raddrizzarsi. Magari questo lo racconteremo in un altro articolo. Come abbiamo visto, ci troviamo di fronte ad un pesce molto particolare, sicuramente fuori dal comune e con esigenze proprie che lo rendono un pesce a dir poco straordinario per chi, appassionato come me di ovovivipari, è alla ricerca di nuove esperienze e soddisfazioni. Se volete approfondire il discorso su questo pesce in rete sono reperibili le seguenti pagine: http://www.nbat.nl/aquarium2/dermogenys.html’ Bibliografia: |