La corrosione delle pinne e’ un sintomo molto diffuso nel mondo dell’acquariofilia ed e’ una patologia di origine batterica.
Sintomi:
Il primo sintomo di una corrosione e’ un intorbimento degli orli delle pinne che infine diventano bianchi.
La base della pinna diventa di colore rosso sangue,nelle fasi terminali della patologia si scoprono i raggi delle pinne fino a disfarsi e a marcire. E ‘possibile che le pinne ricrescano quando le cause saranno sistemate.
La patologia non intacca gli organi interni ma se non curata porta alla morte del pesce.
Cause:
Le cause sono da ricercarsi in carenze di ossigeno,acqua inquinata o comunque ricca di sostanze organiche e valori di ph non conformi alle esigenze dei pesci allevati.
Cure:
E’ bene precisare che i trattamenti medicali in questa patologia andranno fatti solo dopo aver sistemato le cause .
Diversamente la batteriosi non solo non verra’ debellata ,ma con l’ausilio dei medicinali le condizioni ambientali andranno a peggiorare aggravando ulteriormente la situazione.
Si possono usare antibatterici a largo spettro per uso acquariofilo come Bactowert o General tronic.
Solo ed esclusivamente in casi particolarmente gravi o dove le terapia precedenti illustrate non avranno effetto si puo’ passare alla nitrofurantoina o neomicina.
Posologia nitrofurantoina:
Medicinale reperibile in farmacia sotto il nome di neofuradantin 100. 1CPS su 35 litri di acqua in un unica somminitrazione,da sciogliere preventivamente in una tazzina con acqua tiepida e versare in una vaschetta di quarantena
La terapia durera ‘ per 6 giorni con areazione continua,ed al terzo giorno cambio del 30% di acqua.
Posologia neomicina:
2gr di sostanza su 100l di acqua per tre giorni.
Raramente anche sui pesci piu’ delicati si sono verificati casi di avvelenamento. A termine terapia si filtra per 48 ore a carbone e si sostituisce parte dell’acqua.
Prevenzione:
Il sistema migliore di prevenire la corrosione e’ di mantenere un giusto ed igienico equilibrio biologico.