La vasca è una Blu Bios Crystal Box 56 x 32 x 39; circa 70 litri lordi ( e 60 netti nel mio caso )
Allestimento: il fondo è composto da varie ghiaie che mi erano avanzate ( tutte inerti ). Come base ho messo del ghiaietto nero, il quale serve soprattutto da “fondamenta” per il pendio; ho coperto il tutto con della sabbia Wave ambrata e ci ho messo un po’ di ghiaietto policromo per dare movimento all’ occhio. Tecnica: il filtraggio, eseguito da un Eden 511, è prepotentemente biologico. Vi è un’ unica spugna nel cestello centrale, mentre gli altri due sono caricati con soli cannolicchi ( salvo un piccolo spazio per la torba ). Ho aumentato ulteriormente la superficie filtrante spaccando un po’ di cannolicchi con un pestello; in questo modo ce ne ho fatti stare molti di più rispetto al tenerli interi. È lo stesso principio che usano le cellule eucariote e più in generale gli organismi maggiormente evoluti: ripiegando un tessuto si può aumentare la superficie di contatto entro uno spazio contenuto ( si pensi ai mitocondri o all’ intestino ). Ad ogni modo, ci ho fatto stare tutti i cannolicchi originali, più 325 g di Askoll Biomax e una confezione di Sera Mini Siporax ( gli ultimi due li avevo avanzati dal precedente allestimento ). Per evitare l’ eventuale intasamento ho adottato una struttura a strati: cannolicchi rotti – c. interi – c. rotti – c. interi e così via. Valori: PH 7,2 GH 8 KH 6 NO3 assenti NO2 < 0,03 g/L temperatura settata a 23° C
Flora: Najas guadalupensis, qualche piantina di Limnobium laevigatum, Muschio di Java e Cryptocoryne. Fauna: 9 Danio erythromicron, 8 Caridina multidentata, microfauna. Purtroppo i mezzi a mia disposizione non sono sufficienti per scattare delle foto accettabili a questi pescetti, quindi ho fatto un video… siate comprensivi per favore: ho una macchina digitale Alimentazione: Ecco la dieta Nel caso andassi in carenza di cibo vivo, ho a disposizione questi mangimi secchi: Dr. Blasser Regular e Aloe ( 0,5 – 0,8 mm ) e Cyclop Eeze. Gestione: cambio settimanale del 10% con acqua di rubinetto decantata e riscaldata. Ogni mese sostituisco la torba, ovvero 18 g di Sera Super Peat ( giusto il necessario per portare il PH di rubinetto da 8 a 7,2 ). Note: Non volevo che la gestione fosse troppo impegnativa per motivi di tempo, ma soprattutto perché così facendo ho modo di dedicarmi ad altri aspetti che ritengo importanti, come una buona alimentazione e soprattutto l’ osservazione degli ospiti. Ringraziamenti: ringrazio Luca_fish12 per l’aiuto e le informazioni datemi sul cibo vivo, l’ alimentazione e i consigli in generale! Non mi ritengo certo un acquariofilo esperto, ma spero di essere riuscito nell’ intento di allestire un acquario dallo stile naturale, senza troppe pretese e che rispetti le esigenze di ogni suo ospite.
|
Messaggio precedenteL'acquario di Riccardo Giulivi
Next PostL'acquario di Lino Leobono all'International Aquatic Plants