Lo Scorpaenopsis oxycephalus o scorfano a nappe o scorfano con il ciuffo o con altri nomi ancora, è un pesce altamente velenoso e, pertanto, da trattare con le dovute cautele. L’attributo oxycephalus deriva dal greco e serve per chiarire che il pesce ha una testa con il muso prominente, cioè è appuntito.
Appartiene alla famiglia degli Scorpaenidae. La sua descrizione per la prima volta è dovuta al medico, erpetologo e ittiologo danese Pieter Bleeker, che inizialmente lo chiamò Scorpena oxycephalus, dopo averne ricevuto un esemplare da Giacarta, capitale dell’Indonesia.
Lo si trova largamente distribuito nel Pacifico indo-occidentale, dal Mar Rosso alle isole Marianne, dall’oriente di Taiwan ll Grande Barriera Corallina. Vive su fondali delle aree coralline e sui pendii che le accompagnano, mimetizzandosi sulla sabbia o fra i coralli, fino a una profondità di 40 metri, con abitudini notturne e si ciba di piccoli pesci e di crostacei che hanno la sfortuna di passare troppo vicino alla sua vorace bocca.
In effetti, osservare uno Scorpaenopsis oxycephalus, così tranquillo e immoto, si può avere l’impressione che si tratti di un pesce dormiglione o sfaticato: be’, i coinquilini dell’acquario facciano molta attenzione, perché sotto quelle innocue apparenze c’è un efficiente e vorace predatore, pronto a scattare e a ingoiare tutto ciò che si muove e che abbia dimensioni ragionevoli per la sua boccuccia… di rosa.
Qualche volta preferisce nascondersi nel substrato del fondo, isolandosi completamente dalla vita di comunità.

Aspetto dello scorfano a nappe
Il corpo è allungato, un po’ più compresso nella parte posteriore. La colorazione è compresa fra il bruno e il marrone, screziata con macchie chiare sia sul corpo sia sulle pinne. abbastaza voluminose; presenta diverse appendici o lembi di pelle sul muso e sulle mascelle. Come detto più sopra, ha il muso appuntito. Sulla fronte, sopra gli occhi, e sul dorso sono spine da tenere alla larga, perché velenose.
Preparazione dell’acquario per lo Scorpaenopsis oxycephalus
Le dimensioni della vasca devono essere abbondanti, potendo il pesce raggiungere i 30 o i 35 centimetri di lunghezza, per cui sarebbe consigliabile che la sua capacità fosse di almeno 250 o 300 litri. Per quanto si riferisce all’arredamento, si devono prevedere rocce, legni o quant’altro che formino nascondigli, anche se il nostro preferirebbe starsene da solo.
Ma, siccome di solito si preferisce che nella vasca siano diverse varietà di pesci, è opportuno scegliere i coinquilini più tranquilli, evitando soprattutto quelli che amano andare a mordere le pinne degli altri; però, non si deve dimenticare che questi devono essere di mole sufficiente ad evitare che Scorpaenopsis oxycephalus li consideri prelibati e appetitosi bocconcini.
Essendo un pesce che ama starsene tranquillo, non è necessario che l’acqua sia in grande movimento. I parametri dell’acqua consigliati sono i seguenti: temperatura fra i 22 e i 27°C, durezza compresa fra 1,020 e 1,026 e pH 8,0-8,5.

Alimentazione dello Scorpaenopsis oxycephalus
Il pesce è carnivoro, per cui la sua dieta deve essere ricca di proteine e amminoacidi (lipidi e grassi). Pertanto, la parte principale dei suoi pasti dovrebbe comprendere carne di pesce di mare, vongole, crostacei e similari carnosi sempre marini.
Però, volendo, di quando in quando si potrebbero offrirgli qualche Molly e qualche Guppy vivi, che costituiscono un cibo prelibato; ma a questo proposito, bisogna stare attenti, giacché l’alimentazione con pesci di acqua dolce non fornisce quegli acidi grassi che sono indispensabili per mantenere lo Scorpaenopsis oxycephalus in buona salute; pertanto, attenzione: se non si vuole perdere il proprio beniamino, non si deve esagerare.
Se si intende alimentarlo anche con cibi non vivi, basta metterglieli davanti al muso fissati su un bastoncino e muoverli davanti al suo muso per attirarne l’attenzione.
Poiché si tratta di un pesce che non si sposta molto, anche il suo metabolismo è lento, perciò basta nutrirlo tre o quattro volte per settimana.

Riproduzione dello Scorfano a nappe
A questo proposito non risulta, per quanto ho a disposizione, che a qualcuno sia venuto il desiderio di tentarla e, naturalmente, quanto meno di essere riuscito nell’impresa, pertanto gli esemplari che si riesce a vedere in cattività sono di cattura e nient’altro.

Velenosità
Come organo di difesa contro i tentativi di predatori di ingoiarlo, il nostro presenta una serie di spine rese velenose, poste sulla sua schiena e alimentate da ghiandole, che ne impediscono questa possibilità.
Le spine raggiate del dorso possono infliggere pericolose punture, essendo velenose. Di solito lui non reagisce, ma fidarsi è bene… con quel che segue.
Considerazioni finali
Un acquario che abbia come inquilino un Scorpaenopsis oxycephalus è un po’ un'”Araba Fenice”, però chi ha più vasche, può permettersi il lusso di averne qualcuna un po’ diversa dalle altre, vantandone l’esclusività.






























































































































