Guida pratica alla gestione di alghe e nutrienti per uno specchio d’acqua sano
L’acqua verde è uno dei problemi più comuni nei laghetti ornamentali, e compare puntualmente con l’arrivo della primavera. Il fenomeno, causato da fioriture di alghe unicellulari sospese nell’acqua, trasforma lo stagno in una sorta di “vellutata di piselli”, compromettendo visibilità, estetica e benessere dell’ecosistema. Ma le alghe non sono solo un problema visivo: consumano ossigeno, soprattutto di notte, e possono stressare o danneggiare pesci e piante.
La buona notizia è che la prevenzione è possibile, e nella maggior parte dei casi non richiede trattamenti drastici ma buone pratiche costanti. In questa guida firmata Acquaportal analizziamo cause, strategie e rimedi – naturali e tecnici – per evitare che il tuo laghetto si trasformi in un brodo verde.
NOTA: In Primavera le piante acquatiche nel laghetto non sono ancora in pieno sviluppo e per questo le alghe possono proliferare. Questo accade anche in laghetti “non nuovi”, semplicemente perché le alghe sono più veloci a ripartire in primavera. E non abbiamo nemmeno commesso errori. Rientra nella normale evoluzione di un laghetto durante la Primavera.

- 1 Perché l’acqua diventa verde: nutrienti, sole e squilibri
- 2 Prevenzione e rimedi naturali per l’acqua verde
- 3 Piante ossigenanti e galleggianti: le alleate contro le alghe
- 4 Strumenti tecnici per il controllo delle alghe
- 5 Cosa fare in primavera: checklist di maggio
- 6 Naturale o tecnico? Un confronto tra approcci
- 7 Errori comuni da evitare
- 8 Fauna utile: piccoli alleati naturali
- 9 Attenzione ai trattamenti chimici: rischi e limiti
- 10 Acqua verde nei laghetti nuovi: perché serve pazienza
- 11 Considerazioni finali
Perché l’acqua diventa verde: nutrienti, sole e squilibri
Alla base c’è sempre un eccesso di nutrienti disciolti nell’acqua, in particolare nitrati e fosfati. Le fonti possono essere molteplici: alimentazione eccessiva, sovrappopolazione di pesci, foglie in decomposizione, residui organici sul fondo, fertilizzanti trasportati dalla pioggia. In presenza di luce solare diretta e temperature miti, le alghe unicellulari trovano condizioni ideali per proliferare.

Per prevenire la proliferazione delle alghe in laghetti e acquari è necessario testare regolarmente i valori dell’acqua. Tetra Test AlgaeControl 3in1 è il modo ottimale e velocissimo (basta un minuto!) per misurare nitrati e fosfati nell’acqua e tenere sotto controllo i principali responsabili della proliferazione delle alghe in laghetti e acquari. Tetra Test AlgaeControl 3in1 misura anche la durezza carbonatica, parametro molto importante per stabilizzare i valori dell’acqua e prevenire un improvviso calo dell’acidità.
Spesso il problema è aggravato da un ecosistema povero di piante e poco maturo: senza competizione biologica, le alghe si moltiplicano liberamente. I laghetti nuovi, nei primi mesi, sono particolarmente soggetti al fenomeno, per via della lentezza con cui si stabilisce il ciclo dell’azoto. È la cosiddetta “new pond syndrome”, che si può prevenire con buone pratiche fin dall’inizio.
Prevenzione e rimedi naturali per l’acqua verde
La strategia più efficace per prevenire l’acqua verde è impostare da subito un equilibrio tra vegetazione, fauna e filtrazione. Le piante acquatiche sono l’elemento chiave: competono con le alghe per nutrienti, rilasciano ossigeno e ombreggiano l’acqua, limitando la penetrazione della luce solare.
È consigliabile coprire almeno il 30–50% della superficie con foglie galleggianti (come ninfee o lattuga d’acqua) e inserire piante sommerse ossigenanti (come Elodea, Ceratophyllum, Myriophyllum). Le piante marginali (come iris d’acqua o pontederia) svolgono un’azione filtrante ai bordi.
Parallelamente, è fondamentale evitare eccessi di carico organico: meglio pochi pesci ben alimentati che un sovraffollamento difficile da gestire. Una nutrizione controllata – senza avanzi – riduce i nutrienti disciolti e protegge l’equilibrio del laghetto. Anche in primavera, quando i batteri filtranti riprendono lentamente l’attività, è bene procedere con cautela: poco cibo, più osservazione. Non è solo la quantità di cibo che inquina l’acqua, ma anche la qualità del cibo che offriamo ai nostri pesci. Alimenti di alta qualità sono meglio assimilati dagli animali che ne beneficiano in salute ma allo stesso tempo producono meno scarti limitando l’inquinamento dello specchio d’acqua.

Un altro aspetto spesso sottovalutato è l’ombreggiatura. Nei laghetti molto esposti al sole, l’uso di piante galleggianti, teli ombreggianti temporanei o bordure vegetate può fare la differenza. Infine, creare una zona cuscinetto attorno allo specchio d’acqua – ad esempio con erbe o ghiaia – aiuta a bloccare i fertilizzanti portati dalla pioggia.
Piante ossigenanti e galleggianti: le alleate contro le alghe
Un laghetto con piante in salute è molto meno soggetto a fioriture algali. Ecco alcune delle specie più efficaci:
- Ninfea (Nymphaea): crea ombra, rallenta la fotosintesi delle alghe.
- Elodea (Egeria densa): ossigenante robusta, cresce velocemente.
- Lattuga d’acqua (Pistia stratiotes): galleggiante ad alto assorbimento di fosfati.
- Iris d’acqua (Iris pseudacorus): marginale, aiuta a filtrare i nutrienti.
- Ceratophyllum (cornetta): galleggiante sommersa, ideale per la fitodepurazione.
Puntare su un mix bilanciato tra galleggianti, sommerse e marginali aiuta a creare un ecosistema stabile, che non lascia spazio alle alghe invasive.
Strumenti tecnici per il controllo delle alghe
In presenza di un ecosistema già compromesso, può essere necessario intervenire con mezzi tecnici. I filtri UV per laghetti sono tra i rimedi più rapidi e sicuri: la radiazione UV danneggia le cellule algali in sospensione, che poi vengono trattenute dal filtro meccanico. Il risultato? Acqua limpida in pochi giorni, senza ricorrere a sostanze chimiche.
Un altro approccio ecologico è la paglia d’orzo, da posizionare in laghetto a primavera: rilascia lentamente composti naturali (come piccole dosi di perossido) che inibiscono la crescita delle alghe. Funziona meglio in acque ben ossigenate e con tempo. Esistono anche estratti liquidi di orzo, più rapidi ma da dosare con attenzione.
Infine, l’aggiunta di batteri nitrificanti e enzimi aiuta a stabilizzare il ciclo dell’azoto e a consumare i nutrienti prima che lo facciano le alghe. Sono particolarmente utili nei laghetti nuovi o dopo una pulizia importante.

Tetra Pond FilterStart contiene un mix di batteri filtranti altamente attivi che scompongono le sostanze nocive e riducono i fanghi. Tetra Pond FilterStart attiva la funzione biologica del filtro di un nuovo laghetto in fase di allestimento o del laghetto dopo l’inverno.
Inoltre, questo prodotto prolunga gli intervalli di pulizia: speciali batteri depuranti sono in grado di decomporre le sostanze organiche presenti nel filtro causate dagli escrementi dei pesci e dalle foglie presenti nell’acqua del laghetto.
Cosa fare in primavera: checklist di maggio
Maggio è un mese cruciale per l’equilibrio del laghetto. Ecco alcune azioni chiave per prevenire l’acqua verde:
- Riattivare pompe, filtri e aeratori, verificando che funzionino correttamente.
- Sostituire la lampada UV se ha superato le 8000 ore di utilizzo.
- Rimuovere sedimenti e foglie dal fondo (senza disturbare eccessivamente le colonie batteriche).

Il retino Tetra Pond Algae Net con manico telescopico è ideale per rimuovere alghe, foglie, insetti, piante e residui vegetali dagli stagni. Con una maglia estremamente sottile di soli 0,5 millimetri, riesce a catturare facilmente anche le particelle più piccole presenti nell’acqua.
Tetra Pond Test 7in1 consente di determinare in modo rapido e affidabile i sette valori più importanti dell’acqua nei laghetti ornamentali in un unico semplice passaggio. Valuta il livello di pH, durezza carbonatica (KH), durezza totale (GH), nitriti (NO2-), nitrati (NO3-), cloro (Cl2) e anidride carbonica (CO2).
- Monitorare i parametri principali: ammoniaca e nitriti a zero, nitrati sotto i 30 mg/L.
- Inserire nuove piante e fertilizzare solo il substrato, mai direttamente in acqua.
- Aggiungere batteri e paglia d’orzo a scopo preventivo.
- Alimentare i pesci con prudenza, soprattutto se l’acqua è ancora sotto i 15°C.

Gli sticks Tetra Pond Wheatgerm sono perfettamente adatti alla ridotta attività metabolica dei pesci alle basse temperature: contengono un’elevata percentuale di germe di grano di prima qualità, sono altamente digeribili e forniscono energia rapidamente. Sono un alimento completo ideale per l’alimentazione dei pesci da laghetto durante i mesi più freddi, quando la temperatura dell’acqua è inferiore a 10 °C.
Se compaiono i primi segnali (acqua leggermente velata o verdastra), intervenire subito con più ombra o filtrazione UV mirata è molto più efficace che aspettare il “brodo di piselli”.

Naturale o tecnico? Un confronto tra approcci
Nel controllo dell’acqua verde, spesso si contrappongono due scuole di pensiero: chi punta sull’equilibrio biologico e chi preferisce soluzioni rapide. In realtà, non si escludono a vicenda. I rimedi naturali (piante, batteri, ombra) sono sostenibili e stabili nel lungo periodo, ma richiedono tempo per dare risultati. I filtri UV o i trattamenti chiarificanti, al contrario, agiscono in pochi giorni ma non eliminano le cause del problema. L’approccio più efficace resta quello integrato: usare la tecnologia per uscire da una situazione d’emergenza, e le piante per mantenere l’equilibrio una volta ristabilito.

Tetra Pond AlgoRem elimina l’acqua verde nei laghetti ornamentali entro 24 ore, garantendo un’acqua limpida nel più breve tempo possibile. La formula di questo prodotto fa sì che le alghe galleggianti formino “fiocchi” (flocculazione) e possano essere rimosse manualmente, ad esempio con Tetra Algae Net o aspirate dal filtro. Inoltre previene l’ulteriore crescita delle alghe galleggianti rimuovendo dall’acqua del laghetto i fosfati. Prima dell’uso leggere attentamente le istruzioni di utilizzo! Ricordiamo ancora una volta che la corretta gestione del laghetto deve accompagnare questi interventi d’emergenza per risolvere efficacemente il problema agendo sulle cause che lo hanno generato.
Anche Tetra Pond AlgoFin è efficace contro le alghe più diffuse tra cui le galleggianti. Lo speciale principio attivo viene assorbito selettivamente dalle alghe e ne inibisce la fotosintesi eliminandole in un periodo di due o tre settimane.

Errori comuni da evitare
- Svuotare completamente il laghetto per “fare pulizia”: si azzera tutto il filtro biologico.
- Lavare i materiali filtranti con acqua del rubinetto: il cloro uccide i batteri utili.
- Sovrappopolare il laghetto o nutrire i pesci “a sentimento”.
- Ignorare le foglie sul fondo: si trasformano in fertilizzante per alghe.
- Utilizzare troppi prodotti chimici diversi senza capire la causa.
Un laghetto sano richiede coerenza e osservazione, non scorciatoie estreme.
Fauna utile: piccoli alleati naturali
In un laghetto sano e ossigenato, può svilupparsi spontaneamente una microfauna utile. Organismi come le Daphnia (note come pulci d’acqua) si nutrono di alghe in sospensione e contribuiscono a mantenere l’acqua più limpida. Allo stesso modo, le lumache Planorbis aiutano a ripulire alghe e residui senza danneggiare le piante. Il loro effetto non è risolutivo, ma la loro presenza è spesso un segnale di ecosistema in equilibrio. Non vanno introdotti in modo forzato, ma possono essere un utile complemento se già presenti nel laghetto.
Attenzione ai trattamenti chimici: rischi e limiti
I prodotti anti-alghe a base di rame o ossidanti sono disponibili in commercio e possono sembrare la soluzione più semplice. In realtà, il loro uso comporta rischi rilevanti: possono essere tossici per i pesci (soprattutto koi e orfe), danneggiare piante e batteri utili, e provocare un calo drastico dell’ossigeno disciolto durante la decomposizione delle alghe morte. Se proprio necessari, vanno dosati con estrema precisione, con aerazione attiva costante e possibilmente rimossi i residui algali subito dopo. Acquaportal consiglia di ricorrere ai trattamenti chimici solo come ultima risorsa temporanea, mai come metodo abituale di gestione.
Acqua verde nei laghetti nuovi: perché serve pazienza
Molti appassionati sperimentano acqua verde persistente nei primi mesi dopo l’allestimento. Non è un errore di progettazione: si tratta di un passaggio normale, noto come new pond syndrome. Nei laghetti nuovi, il ciclo dell’azoto non è ancora stabilizzato, e i batteri nitrificanti impiegano settimane o mesi per colonizzare il filtro e le superfici. Le alghe, invece, si sviluppano subito. In questi casi, la pazienza è parte della soluzione: mantenere una buona ossigenazione, inserire piante ossigenanti e non eccedere con i pesci o il cibo consente di attraversare questa fase iniziale senza danni. Una volta maturato, il laghetto sarà molto più stabile e resistente alle fioriture algali.
Considerazioni finali
Mantenere l’acqua limpida in un laghetto non è questione di fortuna, né di interventi miracolosi. Serve equilibrio, prevenzione e qualche accorgimento stagionale. Acquaportal consiglia un approccio integrato e sostenibile, fatto di piante, gestione dei nutrienti, ossigenazione e una manutenzione costante ma leggera.
Un laghetto vivo, con piante rigogliose e acqua chiara, non è solo più bello: è anche più stabile e facile da gestire.
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