
Un pesce che ama abitare sul fondo di fiumi, stagni, canali, paludi, bacini idrici, foreste allagate, e starvi a trufolare tranquillamente in cerca di qualcosa da ingoiare è l’Oxyeleotris marmoratus (ghiozzo marmorizzato), che appartiene all’ordine dei Gobiiformes (ghiozzi) dei Teleostei, e che vive in Oriente in diversi stati, cioè in Thailandia, Cambogia, Laos, Vietnam, Indonesia, Malesia, Filippine, Brunei e forse in altri ancora; è stato descritto dall’olandese Pieter Bleeker. Le sue preferenze sono per acque tranquille e lente, o addirittura ferme, in acqua dolce o, più raramente, salmastra. La sua alimentazione consiste in piccoli pesci, gamberetti, insetti acquatici, molluschi e granchi, vale a dire in tutto quanto riesce a trovare nei suoi movimenti sul fondo. Però, preferisce stare immobile in attesa che il cibo si trovi a portata della sua grande bocca. E ciò in abbondanza, tanto che alcuni individui, particolarmente voraci, in un giorno mangiano tanto cibo quanto il loro peso. In questa forma di imboscata è favorito dall’avere una colorazione che gli consente di mimetizzarsi sul fondo e fra le piante e i sassi, diventando praticamente invisibile per le prede.

Parametri dell’acqua per l’Oxyeleotris marmoratus
Il valori ottimali per l’acqua sono presenza di 4,5-7,8 ppm di ossigeno disciolto, temperatura tropicale fra i 22 e i 28°C, pH compreso fra 6,5 e 7,5, mentre la durezza va bene per dGH da 10 a 15. Vive bene anche a 10 metri e più di profondità.
Aspetto
Il corpo, allungato e a sezione rotonda se non in vicinanza del peduncolo caudale, dove è appiattito, come pure appiattita è la testa, che ha la bocca rivolta verso l’alto e la mascella sporgente. Il colore di fondo è un marrone scuro a partire dal dorso per schiarirsi verso il ventre, con bande scure, trasversali, poco delineate, che giustificano il termine marmoratus. Le pinne, di cui le pettorali sono ben distese, come piccole ali, vanno dal bruno al grigio, con grandi macchie scure alternate ad altre chiare; la pinna caudale ha una macchia a forma di freccia con la punta diretta verso la testa. Le dimensioni sono abbondanti, anche se quelle che il pesce raggiunge quando è in libertà, che sono di circa 65 centimetri, in cattività raramente superano i 30 centimetri: comunque sono sempre tanti.
Alimentazione dell’Oxyeleotris marmoratus
Si tratta di pesci eminentemente carnivori, ma piano piano si può passare anche a cibo conservato, tenendo ben presente che ciò non può avvenire con continuità; perciò, si deve fare il possibile per offrire ciò che in natura trovano da soli. Così, la dieta degli adulti deve prevedere gamberi interi, lombrichi, piccoli pesci, ecc., mentre quella per i piccoli può essere di vermi del sangue, lombrichi piccoli, ecc.
Si è ricordato, più sopra, che sono pesci estremamente voraci, per cui si deve stare attenti a non sovralimentarli.

Dimensioni dell’acquario, arredamento e coinquilini
Data la lunghezza che il nostro può raggiungere, logicamente anche le dimensioni della vasca devono essere conseguenti, per cui, se questa ha una capienza di 550 o 600 litri, è regolare, allevando un esemplare solo; e meno male che non è un grande nuotatore, perché bisognerebbe tenerne conto. In altri casi, con più individui oppure con l’arowana, altrettanto voluminoso, come compagnia, le dimensioni devono essere proporzionalmente accresciute.
Poiché l’Oxyeleotris marmoratus ama scavare e magari ricoprirsi parzialmente, è opportuno mettere uno strato di sabbia di diversi centimetri di spessore, e arredare con radici di palude, tubi di plastica o anche vasi da fiori d’argilla, che fungano da nascondigli. L’illuminazione è preferibile se è soffusa, essendo il pesce preferibilmente notturno. Necessario un buon filtraggio.
Molto interessante è la facoltà posseduta da questo pesce di poter sopravvivere per alcuni giorni in assenza di acqua, riuscendo respirare trattenendo l’aria in bocca.
Dimorfismo sessuale
La pinna anale più lunga e la seconda pinna dorsale più estesa dei maschi li fa distinguere dalle compagne. Inoltre, le macchie delle femmine si distinguono di meno.
Riproduzione dell’Oxyeleotris marmoratus
A proposito della riproduzione si sa ben poco. Il comportamento per l’accoppiamento è pressoché incognito. Quel poco che si ha a disposizione recita che la maturità sessuale avviene quando i pesci hanno raggiunta la lunghezza dai 15 ai 30 centimetri, che le operazioni di deposizione delle uova avviene regolarmente all’inizio e alla fine della stagione secca e che, alla fine, la covata consta di una massa dalle 6.800 alle 90mila uova.
Da quanto risulta, finora non è stato allevato in cattività; però, sarebbe una bella soddisfazione per un acquariofilo riuscire in quest’impresa.
Uso alimentare e allevamento in Asia
Purtroppo per lui, il ghiozzo marmorizzato ha una carne che soddisfa la tavola dei buongustai ed è molto apprezzato come una prelibatezza in molti paesi orientali, tra cui Singapore, dove là viene trovato in supermerati e ristoranti; infatti, è un pesce allevato in vivai specifici, in particolare in Thailandia, e viene commercializzato nei paesi di una grande parte dell’Asia orientale.
E nell’esportazione, i prezzi diventano decisamente salati. Poiché nell’allevamento in stagni limitati o in gabbie, spesso inficiati da acqua non del tutto pura, è facile che incappino in qualche malattia, si preferisce immetterli in vasche dove la presenza di piante garantisce l’assorbimento delle sostanze tossiche liberate dai pesci, mantenendo l’acqua pulita.
Per inciso, si può aggiungere che per la coltura dell’Oxyeleotris marmoratus si ricorre al cibo vivo come la tilapia, un cibo molto gradito, piuttosto che al cibo tritato, che produce un quantitativo di scarti superiore e, per di più, favorisce maggiormente la crescita.
Considerazioni finali
In ogni modo, deve essere una bella soddisfazione riuscire ad allevare quel pesce, che non attira l’attenzione per le mancate evoluzioni nel nuoto, ma che sicuramente desta un grande interesse in chi lo cura, anche perché è stato dimostrato che lo riconosce, con lui interagisce e, magari, si potrebbe aggiungere, che lo ringrazia.
Immagine di copertina di Liao, T.-Y.